L’Inter ha festeggiato in giro per Milano il suo ventesimo scudetto: non mancano le polemiche tra Dumfries e Theo Hernandez
Il campionato ha emerso il suo verdetto: l’Inter ha conquistato la seconda stella e lo scudetto dopo il derby contro il Milan, nella maniera migliore possibile per i tifosi. Non paghi, i nerazzurri hanno battuto anche il Torino nel giorno della grande festa, grazie alla doppietta di Hakan Calhanoglu.
Dopo il lunch match di Serie A, la grande gioia del popolo meneghino si è spostata per le strade di Milano tra cori, esultanze e anche qualche sfottò, indirizzati soprattutto ai rivali rossoneri. Tra striscioni e cartelloni contro Zlatan Ibrahimovic e ironia sulla delusione patita da Stefano Pioli e i suoi ragazzi, non potevano mancare i riferimenti al duello continuo tra Denzel Dumfries e Theo Hernandez sulla fascia destra dei nerazzurri.
Puntualmente, la sfida fisica e agonistica si ripete a ogni stracittadina e non è mancata neppure nel derby di una settimana fa, decisivo per l’assegnazione del titolo. I due, nonostante i pochi minuti giocati dall’olandese, sono praticamente venuti alle mani con gli altri calciatori occupati a dividerli e prima della doppia espulsione decisa dall’arbitro. Ieri lo scontro è andato avanti a distanza, questa volta con tanti messaggi ironici.
Dumfries ancora contro Theo Hernandez: è successo di tutto
I tifosi non hanno dimenticato quanto fatto da Theo Hernandez e non hanno perso occasione per esporre una serie di bandiere e striscioni contro il francese. Uno in particolare ha scatenato l’attenzione mediatica, perché Dumfries è stato ritratto mentre sollevava un’immagine stile Gta in cui teneva al guinzaglio il rivale del Milan.
Non solo, perché lo si è visto anche con un cane peluche e ancora un guinzaglio, che teneva stretto in mano. C’è da dire che l’ex PSV è stato uno dei più attivi durante la festa dei nerazzurri. Ha saltato, urlato, ha anche preso in giro il suo allenatore mentre indossava la sua maschera.
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In un clima di festa totale, ci sta qualche sfottò di più, ma non bisogna mai dimenticare di avere il massimo rispetto per lo sconfitto. E speriamo che, in questo caso, nessuno abbia superato il limite, anche nella gioia.