In casa Milan colpo di scena: vincono i tifosi, che rivoluzione. Il precedente della Juventus che si comportò in maniera differente
I tifosi sono l’anima pulsante di ogni club, sia calcistico che sportivo in generale: supportano la squadra, la sostengono “nella gioia e nel dolore”, la contestano se lo ritengono opportun quando magari c’è bisogno di una sferzata e, a quanto pare, decidono anche le strategie del club, con tanto di scelte tecniche.
Sta accadendo in questi giorni in casa Milan, con il club che di fatto – almeno per il momento – ha ceduto alle pressioni di una piazza non soddisfatta della stagione sportiva disputata fin qui dai rossoneri ma anche dell’operato della dirigenza, ritenuto non all’altezza in chiave futura tanto da dover intervenire in modo massiccio ed autoritario.
E così il colpo di scena è arrivato: sembrava ormai fatta eppure il rallentamento fino alla frenata al momento sono stati netti e decisi. Già, ma cos’è successo? Il riferimento va naturalmente alla situazione allenatore che è priorità assoluta in casa rossonera dopo la decisione di dare il benservito a Stefano Pioli al termine della stagione.
La scelta era stata presa: tutto su Julen Lopetegui, il tecnico spagnolo dal calcio offensivo, bravo con i giovani e capace di conquistare una Europa League con il Siviglia. Un pedigree, però, evidentemente non sufficiente per la esigente tifoseria del Milan che si è letteralmente scatenata sui social.
Milan, la rivolta dei tifosi rossoneri
La contestazione della Curva Sud tramite post sui social, addirittura la petizione con tanto di hastag ad hoc, #Nopetegui che in pochi giorni ha raccolto 10mila firme. I timori, da parte della società, di proteste e contestazioni ancora pù vibranti hanno indotto la società a fermare la trattativa – che pure era a buon punto – con il tecnico basco.
Ed ora, però, si è tornati alla casella di partenza, un po’ come accade al gioco dell’oca. Chi sarà il prossimo allenatore del Milan? Sembra proprio che non sia Antonio Conte, invocato a gran voce dai tifosi rossoneri ma non nel mirino della dirigenza, da Ibrahimovic a Furlan passando per Moncada, con altri nomi al vaglio in via Aldo Rossi.
Paulo Fonseca oggi al Lille è tornato d’attualità in casa rossonera, così come il sogno – di difficile realizzazione – legato a Roberto De Zerbi senza dimenticare Van Bommel, sponsorizzato da Ibrahimovic in persona, e Thiago Motta che però sembra destinato alla Juve. In Portogallo, invece, rilanciano la candidatura di Conceiçao dopo la vittoria di Villas-Boas alle presidenziali che può annullare il rinnovo di contratto dell’ex centrocampista.
Il precedente che coinvolge la Juventus
Un vero e proprio coup de théâtre dovuta ad una contestazione feroce da parte dei tifosi. Eppure in passato un caso analogo finì diversamente. Era l’estate del 2014, Antonio Conte bicampione d’Italia con la Juve, a ritiro iniziato, salutò tutti ed andò via in contrasto con la società per il mercato.
I bianconeri ingaggiarono in fretta e furia Max Allegri scatenando la vibrante contestazione dei tifosi asspiepati fuori i cancelli di Vinovo, all’epoca il centro sportivo dove si allenava la prima squadra (oggi riservato a Women, Under 23 e giovanili).
Eppure la Juve non fece marcia indietro, anzi: confermò sulla panchina bianconera il tecnico livornese e conquistò sei scudetti consecutivi, compreso quello della terza stella.