Il Milan deve ancora scegliere il nuovo allenatore, ma la nuova opzione rischia di scatenare i tifosi: è già arrivata una bocciatura importante
Il 3-3 del Milan contro il Genoa è arrivato in un clima atipico, in cui i tifosi rossoneri hanno mostrato per l’ennesima volta l’ira verso la squadra e la società. Contro i rossoblù è andata in scena la più classica delle contestazioni a San Siro, tra fischi, l’uscita della curva sud prima della fine della partita e un altro match caratterizzato da tanti errori difensivi per il Diavolo.
Dopo la vittoria dello scudetto e della seconda stella da parte dell’Inter nel derby, la frustrazione è ai massimi livelli, con l’unica certezza di voler vedere tanti cambiamenti per la prossima stagione. Si partirà da Stefano Pioli, che è ormai agli sgoccioli della sua avventura a Milan e se ne andrà nella maniera peggiore possibile, nonostante la conquista di uno scudetto nel suo ciclo rossonero.
Il casting per il nuovo tecnico va avanti: la candidatura di Sergio Conceicao, se davvero dovesse liberarsi dal Porto, resta autorevole, ma non è la sola. Nelle ultime ore, infatti, sta prendendo quota l’idea Paulo Fonseca, ma non sembra scaldare i cuori dei tifosi, anzi.
L’ipotesi Fonseca-Milan non decolla: Damiano Er Faina lo ‘boccia’
Fonseca è attualmente al Lille, dove comunque non sta facendo male, ma lo ricordiamo dalle nostre parti soprattutto per i trascorsi sulla panchina della Roma, tra alti e bassi e alcuni gravi errori – impossibile non menzionare le sei sostituzioni contro lo Spezia in Coppa Italia.
Proprio alla luce dei suoi precedenti in Serie A, i tifosi del Milan non sembrano proprio felicissimi di questa soluzione e preferirebbero Sergio Conceicao, che comunque resta nel mirino di Moncada e Furlani. Sul tema si è soffermato anche Damiano Er Faina attraverso le sue stories di Instagram, sottolineando che, a suo avviso “è meglio Pioli”. E poi ha anche aggiunto: “Cosa deve farci il Milan con Fonseca?”.
Insomma, non proprio un buon inizio per chi deve avviare un nuovo ciclo e spera di farlo in totale sintonia con i suoi tifosi. A prescindere da chi siederà in panchina, è proprio da lì che bisognerà ripartire: ricostruire un rapporto con la curva che ora è ai minini storici e concedergli un nome che possa riportare fin da subito grande entusiasmo.