È spuntato un retroscena clamoroso di uno dei protagonisti dell’Inter degli ultimi anni: “Non lo sopportavano più, per questo è andato via”
Nel calcio, come nella vita, capita di incontrare persone con le quali non sempre si va d’accordo. Anche se all’inizio sembra andare tutto bene, con l’andare del tempo i rapporti si possono rovinare, soprattutto per divergenze caratteriali, e così pare sia successo anche tra l’Inter e Antonio Conte.
L’allenatore leccese, oggetto del desiderio almeno di Napoli e Milan per il prossimo anno, secondo un retroscena rivelato nella diretta di Controcalcio su Twitch da Daje Ale, non era visto proprio di buon occhio dalla dirigenza del club nerazzurro.
Al netto dei buoni risultati che consegue sul campo – ha vinto tre scudetti negli ultimi dieci anni: due con la Juventus, uno proprio con la Benamata -, cosa che ha sottolineato anche Luca Cohen nella live, l’ex commissario tecnico della Nazionale azzurra sarebbe un po’ troppo esigente sul calciomercato – famosissima la frase con la quale decide di lasciare i bianconeri proprio perché non disposti a spendere troppo per comprare giocatori -, ma anche “insopportabile” per così dire.
Daje Ale contro Conte: “All’Inter non lo sopportava più nessuno”
“Non lo sopportava più Marotta e tutta la dirigenza dell’Inter”, ha detto Alessio Manieri riferendosi proprio a Conte. Non solo, però, perché per il tifoso della Roma, il tecnico classe 1969 si sopravvaluterebbe un po’ troppo, tanto che sarebbero stati gli stessi nerazzurri ad architettare la sua uscita di scena dopo il titolo di campione d’Italia arrivato nel 2021.
Per farlo, secondo il retroscena di Daje Ale, “gli prospetta un calciomercato molto peggio di quello che dovevano fare proprio per invogliarlo ad andare via”, e così avviene, in effetti. Persino al Tottenham, che non ha lasciato proprio con il sorriso sia per i risultati sul campo, sia per i rapporti costruiti con dirigenza e spogliatoio, Conte “ha fatto un casino”, ha concluso l’insider.
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Certo è che, come dicevamo prima, quello che mostra sul campo, e quindi le vittorie che riesce a ottenere facendo dare il massimo alla rosa che ha a disposizione, sono un punto a suo favore. Bisogna solo capire quanto si è disposti ad accettare le sue richieste – che poi è anche il motivo per il quale pare che Giorgio Furlani abbia qualche reticenza nel farlo accomodare sulla panchina del Milan dalla prossima stagione.