Rivoluzione al VAR, secondo quello che è l’annuncio dalla FIFA, precisamente dalle parole di Gianni Infantino.
Conseguenze che si avranno anche in Serie A, ovviamente, considerando che ormai tutti i campionati di primo livello adottano lo strumento a disposizione degli arbitri, per migliorare quelle che sono le scelte sugli errori di campo, da correggere appunto al monitor.
L’assistenza al video per gli arbitri subirà una variazione, per cercare di portare un’innovazione che vada a migliorare l’utilizzo che ne faranno gli arbitri, magari a partire proprio dalla prossima stagione 2024/2025.
Direttamente dal Congresso di Bangkok ha parlato Gianni Infantino, il numero uno della FIFA, in merito a quella che è la rivoluzione sul VAR che ci sarà anche in Serie A.
È un tema caldo quello della possibile abolizione del VAR all’interno di alcuni campionati, ma nelle intenzioni della Federazione internazionale c’è quella di applicare delle modifiche al VAR, al fine proprio di migliorare lo strumento che aiuterà di più gli arbitri e gli stessi allenatori che, molto spesso, si lamentano delle mancate chiamate alla review del monitor.
Infatti, secondo quanto spiegato da Gianni Infantino, il VAR sarà a chiamata. Esiste già nel basket e ha il nome di Challenge. Quelle che seguono, sono le sue parole.
Le parole sul futuro col VAR nel calcio, sono chiare da parte di Gianni Infantino. Ecco cos’ha detto: “C’è l’intenzione di sviluppare e migliorare lo strumento, già è stato fatto da 65 Federazioni. La tecnologia prodotta è stata più basilare, con meno telecamere, così sarà alla portata di tutti. Ci sarà il VAR a chiamata, che è già in fase di sperimentazione. L’allenatore potrà conservare la chiamata e continuerà così ad averne due”.
Il VAR, che potrebbe essere utilizzato con la possibilità di essere “a chiamata”, sarà a disposizione degli allenatori. Gli stessi, avvertendo il Quarto Uomo ufficiale, chiederebbero la revisione al monitor da parte dell’arbitro che, come funziona già nel basket, potrebbe addirittura vedere aperto il suo microfono con il “pubblico” per comunicare il motivo della decisione presa. Ad alta voce, dopo aver rivisto le immagini e “obbligato” a non aspettare il consulto dalla sala VAR, andrebbe a svelare la sua decisione dopo la svista di campo. A quel punto, dopo la richiesta dell’allenatore, sarà pubblica la decisione sulla sanzione o meno richiesta dall’allenatore in questione. Ovviamente, come funziona negli altri sport, sarà limitato il numero di richieste a testa per i due tecnici durante il corso di tutto il match.
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