L’Inter si appresta a ricevere la coppa dello scudetto, ma con un grosso dubbio per quanto riguarda la proprietà: confermata l’indiscrezione sull’interesse degli arabi
Sono ore calde per l’Inter, roventi quasi. Domenica la squadra di Simone Inzaghi alzerà al cielo di Milano il ventesimo scudetto della sua storia, lunedì, invece, è l’ultimo giorno utile per la restituzione del prestito a Oaktree da 375 milioni di euro (con tanto di interessi) – a meno che non sia concordata un piccolo slittamento.
La somma, è noto, non rientra nelle possibilità di Suning e quindi di Steven Zhang, motivo per il quale si è cercato e trovato un nuovo fondo di investimento che possa risanare il debito e non costringere i cinesi a vendere, ergo Pimco.
Era attesa per oggi la comunicazione ufficiale sul via libera al nuovo prestito da 430 milioni da restituire in tre anni e a un tasso di interesse più alto – 15% contro il 12% di quello che sta per scadere -, ma tutto tace, segno che si dovrà arrivare al fotofinish per la firma dell’accordo che, secondo la Gazzetta dello sport, sarebbe ostacolato da Oaktree.
Il fondo, infatti, punta su una cessione immediata del club o, quantomeno, che non dovrebbe arrivare fra più di due anni. Ed è qui che entrano in gioco gli arabi, come confermato da Damiano Er Faina nella diretta di Controcalcio su Twitch.
La sfida dell’Inter e di Zhang: “C’è un forte interesse della famiglia Al Saud”
Sono ormai mesi che si vocifera di un interesse dall’Arabia Saudita per l’Inter, soprattutto perché la disponibilità economica del presidente nerazzurro (che per altro non sarà presente alla cerimonia di premiazione per lo scudetto) è piuttosto ridotta.
In questo senso, secondo le informazioni a disposizione dell’influencer e insider romano, non sarebbe Pif a mettere le mani sul club, ma “la famiglia Al Saud, una famiglia reale araba”, molto vicina al principe ereditario Mohammad bin Salman Al Sa’ud. Per Coccia, non solo, “hanno fissato il prezzo: un miliardo e tre per la vendita dell’Inter”, sintomo che qualcosa di concreto c’è.
Visualizza questo post su Instagram
Il problema, piuttosto, sarebbe nei tempi. Se i dettagli dell’operazione con Pimco non si conoscono, quelli con Oaktree sono sicuri. Il primo fondo di investimento statunitense, infatti, ha una clausola di garanzia, la warranty, che in caso di cessione del club entro 18-24 mesi assicurerebbe loro un incasso del 20% sulla valutazione predefinita, che dovrebbe essere stata fissata intorno agli 800 milioni di euro, e il reale prezzo di vendita – verosimilmente altri 100 milioni.