L’UEFA si prepara ad essere travolta da una bufera che potrebbe essere davvero senza precedenti. Al centro ci finisce il VAR e nello specifico il suo impiego per i fuorigioco. Ecco che cosa sta accadendo in queste ore, con la decisione che lascia davvero tutti di stucco, come si suol dire.
La massima autorità calcistica, quella che a volte fa paura anche solo nominarla, a volte si scopre essere una sorta di gigante dai piedi di argilla. Se si tiene conto del fatto che tra le introduzioni più importanti degli ultimi anni c’è la tecnologia VAR, ci si rende da soli conto che siamo davanti ad un qualcosa che potrebbe diventare epocale.
Allo stato attuale, infatti, al netto di qualche critica che di tanto in tanto ancora incassa, si tratta di un qualcosa di imprescindibile. Eppure, adesso viene travolta da un caos praticamente senza precedenti ed in particolar nella bufera ci finisce la sua applicazione per i fuorigioco. Andiamo a ricostruire che cosa sta accadendo.
UEFA, scoppia il caos VAR: ecco le ultime
Come è noto, le situazioni di fuorigioco sono quelle per cui non serve l’on field review, essendo un qualcosa di oggettivo. Grazie ad una tecnologia avanzatissima, infatti, viene stabilita al millimetro la posizione dei calciatori coinvolti e si riesce ad appurare la verità assoluta sull’episodio in questione. Ma questo ora potrebbe cambiare.
Stando a quanto raccontato dal quotidiano inglese “The Sun“, infatti, Ballinno, una società olandese, ha fatto causa all’UEFA intimandole di non utilizzare più lo strumento impiegato per stabilire un fuorigioco dal momento che sarebbe stato copiato. Violando le regole relative ai brevetti.
VAR per fuorigioco fuori uso: ecco la decisione che spiazza tutti
La decisione in questione lascia tutti di stucco e tiene tutti con il fiato sospeso in vista di Euro. Il faccia a faccia tra UEFA e Ballinno è previsto ad Amburgo per il 14 giugno e se dovessero dar ragione alla realtà olandese sarebbero davvero dolori. Non si potrebbe più usare la VAR per i fuorigioco.
Non sono a rischio, in tal senso, né la fine dei principali campionati né le due finali europee ancora da giocare, vale a dire quella di Conference League e quella di Champions League. Ma gli Europei assolutamente sì. Il mondo del calcio rischia davvero di fare dei decisi passi indietro.