In FIGC scoppia un nuovo terremoto, dal momento che in maniera del tutto inattesa salta la cessione di un club. Nuovo caso, dunque, in Tribunale, con la battaglia legale che è solo alle battute iniziali. In tal senso, le ultime notizie che arrivano sono allarmanti. Andiamo a ricostruire che cosa sta succedendo.
In Italia, in ambito calcistico, la situazione è molto delicata per tutti quanti. I club, infatti, sono indebitati in maniera a dir poco importante e non a caso stanno diventando sempre più frequenti operazioni di cessioni di società. In tal senso, le polemiche da questo punto di vista non mancano mai.
Se in passato, infatti, si era abituati a presidenti che restavano alla guida dei club tanto a lungo da essere, di fatto identificati nel club stesso, oggi la situazione è estremamente più dinamica. E questi cambiamenti non sempre sono positivi, come si suol dire. In tal senso, scoppia un altro caos per il club. Ed il caso stavolta arriva in Tribunale.
FIGC, salta la cessione del club: le ultime
Ogni operazione di cambio di proprietà in un club richiede un dispendio in termini economici tali che sono previste davvero mille clausole. Ed è del tutto inevitabile, in casi analoghi, che la situazione possa finire all’attenzione delle autorità. In tal caso, la situazione rischia di sprofondare nuovamente nel caos in casa Sampdoria.
A quanto pare, infatti, come raccontato da “Il Secolo XIX“, Massimo Ferrero ha negato la notizia che vedeva chiusa la battaglia legale tra lui e la nuova proprietà. Il documento che sanciva questa pace, infatti, è stato firmato da Ferrero, ma non gli è mai stato restituito controfirmato. E per questo motivo si riapre a tutti gli effetti la battaglia legale.
Sampdoria, Ferrero minaccia azioni legali: caos nel club
Allo stato attuale delle cose, infatti, Ferrero, o per meglio dire la Ssh Holding, riconducibile al trustee di Vidal e quindi a Ferrero, detiene il 21,86% e, secondo questo accordo firmato solo dall’ex Patron, Radrizzani finirebbe per controllare praticamente tutto il club.
Adesso le parti hanno tempo fino ad ottobre per trovare una quadra altrimenti si aprirebbero scenari a dir poco inquieti. Per questo motivo è impossibile sbilanciarsi in un senso o nell’altro senso, visto quanto hanno dimostrato di essere imprevedibili i profili coinvolti.