Il calcio italiano è stato invaso da elementi pericolosi che riguardano il mondo delle scommesse: scoperto un nuovo caso, partono le indagini.
La situazione che sta maturando in questo periodo sta diventando sempre più complessa. A inizio stagione il calcio italiano è stato invaso da un alone di incertezza che ha portato alla squalifica di calciatori importanti come Nicolò Fagioli e Sandro Tonali che ancora oggi portano addosso i segni di ciò che è accaduto. Il calciatore della Juve è tornato in campo pochi giorni fa e potrebbe far parte anche dei convocati da Spalletti per l’Europeo, mentre Sandro Tonali dovrà attendere ancora qualche mese.
Intanto la FIGC e la Procura Federale hanno continuato a tenere gli occhi fissi sulle partite di tutti i campionati italiani e sono stati scoperti nuovi casi sospetti, ora sotto indagine.
Il calcio e le scommesse sono due mondi strettamente collegati che spesso hanno causato problemi gravi a molti calciatori, sia in attività in questo momento che del passato. La situazione per il calcio italiano sta diventando molto pesante e ora rischia di compromettere anche la serenità dei campionati.
Le ultime partite dei campionati hanno portato a risultati importanti per tutte le squadre partecipanti ma ora la FIGC e la Procura Federale hanno deciso di indagare a fondo.
Secondo le ultime notizie, è stato scoperto un nuovo caso di scommesse che può rovinare la carriera di un calciatore.
La partita tra Ternana e Bari rischia di essere messa nel mirino dalla FIGC e dalla Procura Federale per un possibile caso di scommesse che ha insospettito gli inquirenti che ora vogliono vederci chiaro.
In particolare, è finita sotto indagine l’espulsione di Nicola Bellomo. Il calciatore del Bari è stato protagonista di proteste veementi dalla panchina e il direttore di gara ha deciso di allontanarlo con un cartellino rosso. E dall’intreccio del flusso di scommesse con quanto accaduto in campo ha allertato gli inquirenti.
Nicola Bellomo finisce nel mirino della Procura FIGC per la sua espulsione durante Ternana-Bari. Il Procuratore Giuseppe Chinè ha aperto un’inchiesta sull’espulsione arrivata al 78′, con i galletti avanti di tre gol e a un passo dalla salvezza. A far scattare il provvedimento dell’arbitro La Penna è stata la discussione fra il numero 10 biancorosso e un raccattapalle.
La dinamica dell’espulsione di Bellomo ha incuriosito gli inquirenti, visto che insolito vedere un calciatore in panchina arrabbiarsi con un raccattapalle a partita ormai incanalata verso i binari baresi.
Da lì sono partite le indagini che hanno evidenziato come ci sia stato un flusso anomalo di scommesse proprio sull’espulsione di Bellomo. Ora tocca alla Procura FIGC indagare insieme all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato per accertare i fatti e per poi eventualmente procedere con possibili deferimenti o archiviare l’accaduto.
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