Per il secondo anno di fila, la Fiorentina è arrivata a un soffio dalla conquista della Conference League, l’obiettivo mancato ha fatto piovere delle critiche su Vincenzo Italiano
Dopo Praga, c’è Atene, e chissà se ci sarà anche Breslavia, in Polonia, sicuro ci vorrà un epilogo diverso per la Fiorentina, arrivata due volte di fila vicinissima ad alzare il trofeo della Conference League, poi sfumato nei minuti finali.
Se, infatti, contro il West Ham, lo scorso anno, il gol della sconfitta della Viola era stato segnato da Jarrod Bowen al 90esimo, contro l’Olympiakos a tagliare le gambe alla squadra di Vincenzo Italiano ci ha pensato Ayoub El Kaabi, al 116esimo, praticamente quando non c’era più quasi nulla da fare, anche perché per i precedenti minuti, regolamentari e supplementari, nessuno dei due club era riuscito a sbloccare il risultato.
Un vero peccato, a cui si deve aggiungere, come ha ricordato anche Damiano Er Faina nella diretta di Controcalcio su Twitch, anche la finale di Coppa Italia persa lo scorso anno contro l’Inter di Simone Inzaghi. Troppe per lui per non dare parte delle colpe anche all’allenatore, sempre più vicino ad abbandonare la panchina per il prossimo anno.
Er Faina si scaglia contro Italiano: “Alla Fiorentina manca la mentalità. È colpa dell’allenatore”
Per il padrone di casa della trasmissione sportiva, “siamo di fronte a un allenatore che perde la seconda finale negli ultimi minuti. E mi ha insegnato il calcio che quando si perdono tutte le partite importanti nei minuti finali manca una cosa: la mentalità”.
Per Coccia, infatti, “la mentalità, in gran parte, la dà l’allenatore”, motivo per il quale è Italiano ad avere molte colpe per la terza sconfitta in una finale per la Fiorentina. E questo nonostante il tecnico della Viola abbia “migliorato la rosa e il percorso di una squadra”.
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Il percorso, però, fatto in Conference League, e anche in Coppa Italia lo scorso anno, conta il giusto, ha concluso Er Faina, se poi non si riesce effettivamente a chiudere con una vittoria. Ma sì, il club di Rocco Commisso potrà provarci anche il prossimo anno, magari con un epilogo diverso rispetto ai due precedenti. E, intanto, Italiano potrà andare altrove, visto che Bologna, Torino e anche la Lazio sembrano sulle sue tracce.