L’Italia di Luciano Spalletti si prepara agli Europei che inizieranno il 14 giugno in cui deve difendere il titolo, ma non tutti credono che potrà ripetere l’ultimo risultato
Il 14 giugno, si sa, inizieranno gli Europei del 2024 con la partita inaugurale tra la Germania, che ospita la manifestazione calcistica Uefa, e la Scozia. Il turno dell’Italia di Luciano Spalletti, che dovrà affrontare uno dei gironi più difficili, e che soprattutto deve difendere il titolo vinto solo tre anni fa a Wembley, inizierà solo il giorno dopo, e contro l’Albania.
Come abbiamo detto, non sarà facile riuscire a bissare il successo contro l’Inghilterra dell’11 luglio del 2021, anche perché persino le quote non danno gli azzurri come i favoriti per la vittoria finale, ma i ragazzi scelti dall’ex tecnico del Napoli ce la metteranno tutte per andare oltre i pronostici, e qualche intoppo di troppo che c’è stato nell’ultimo periodo.
Tra chi non crede troppo in loro, in un certo qual senso, c’è da annoverare Damiano Er Faina che, nella diretta di Controcalcio su Twitch, ha azzardato un paragone non troppo lusinghiero dei convocati a questa spedizione tedesca rispetto a quelli del 2006.
Er Faina lancia la provocazione: “Nessuno dell’Italia di ora avrebbe giocato nel 2006”
Secondo l’influencer e insider romano, infatti, “della Nazionale di oggi non avrebbe giocato nessuno nel 2006”, sintomo che le cose come Italia sono nettamente peggiorate da quando abbiamo vinto il Mondiale, sempre in Germania.
Vedendo la formazione tipo scesa in campo per la coppa del mondo, infatti, si può notare come ci siano davvero pochi ruoli in cui non avevamo a disposizione a migliori. Da Gianluigi Buffon, che sarà il capo delegazione di questa avventura, a Francesco Totti, passando per Fabio Cannavaro e Andrea Pirlo, è difficile pensare che molti degli attuali interpreti azzurri avrebbe trovato un posto.
Tra gli utenti che seguono la pagina Instagram della trasmissione sportiva, però, c’è chi ha detto che Nicolò Barella avrebbe potuto giocare al posto di Gennaro Gattuso, così come chi pensa che sia Federico Chiesa, sia Federico Dimarco avrebbe potuto tranquillamente prendere il posto di Simone Perrotta e Fabio Grosso.
Se sul primo possiamo avere dei dubbi, sul secondo, però, non ce ne sono proprio: d’altronde è lui, dalle retrovie, che ci ha fatto provare una delle gioie più grandi di sempre, e contro la Francia per giunta.