La rivoluzione del Napoli parte da Antonio Conte e di questo ne ha parlato l’attore napoletano Salvatore Esposito che, raggiunto dai nostri microfoni, ha rilasciato alcune dichiarazioni proprio sull’attuale situazione degli azzurri.
Tifosissimo del club azzurro, ha analizzato quella che è stata la stagione deludente post-Scudetto, che ha visto il Napoli lontano di dieci posizioni dalla capolista Inter. Un amaro epilogo quello del ciclo che si chiude, ma che vede ora riaperte le speranze per il futuro con un nuovo condottiero alla guida dei partenopei, Antonio Conte, così come anche sottolineato dallo stesso attore di Napoli che nutre fiducia nella squadra che sarà del tecnico salentino.
Salvatore Esposito ha le idee chiare su quel che sarà il futuro del Napoli e ne ha così parlato ai microfoni di ControCalcio, rilasciando alcune dichiarazioni su ciò che si aspetta dal progetto azzurro, con Antonio Conte in panchina.
Le parole di Salvatore Esposito sul Napoli
Un’annata deludente quella che è arrivata, successiva allo Scudetto per il club partenopeo, ma la chiave dalla quale ripartire. Niente è lasciato al caso ed è l’opinione dell’attore napoletano Salvatore Esposito.
Era il 6 maggio 2014 quando “Gomorra – La Serie” faceva la sua prima apparizione su Sky, diventando poi una delle serie più amate in Italia e al mondo. Ed è l’attore Salvatore Esposito che, a dieci anni proprio dalla prima messa in onda di “Gomorra – La Serie” sui canali di Sky e reduce dal successo anche dello speciale in Tv legato proprio al decennio trascorso nel successo della celebre serie Tv e del suo personaggio, Gennaro Savastano, ha parlato ai nostri microfoni dicendo la sua sull’attuale momento del Napoli.
Deluso, ci racconta quelle che sono le sue emozioni contrastanti tra lo Scudetto vinto nel 2022/2023 dal Napoli e del decimo posto poi di questa stagione disastrosa terminata con un annuncio che rilancia gli azzurri: Antonio Conte in panchina. Ecco cos’ha detto in merito, a ControCalcio, Salvatore Esposito: “L’anno scorso è un anno che, per un tifoso, è da cancellare. Dopo la grande gioia c’è stata una mezza delusione, frutto di tante scelte sbagliate e di tanti errori, ma secondo me è stato un anno fondamentale. Perché la debacle dello scorso anno ha fatto capire ad Aurelio De Laurentiis che è arrivato il momento di cambiare. Io credo che se non ci fosse stato il disastro dell’anno scorso, oggi non avremmo avuto Conte, Manna e Oriali all’interno della società. E credo che questo sia il più grande upgrade che De Laurentiis abbia fatto nei suoi primi vent’anni da presidente del Napoli”.
Napoli, sentite Esposito: “Ce ne faremo una ragione”, le parole sulle cessioni azzurre
Sulla situazione di Giovanni Di Lorenzo, capitano che lascia dopo un’annata di questo tipo, che idea ti sei fatto? “Credo che Giovanni sia un grande professionista, un grande uomo, che sia rimasto deluso da capitano di quella che è stata l’annata al Napoli, probabilmente di alcune dinamiche sbagliate. Ma io nutro speranza in Conte, Manna e Oriali, per cercare di appianare la situazione. Detto questo, se le strade dovessero dividersi, è stato un grande capitano, ma ce ne faremo una ragione”.
E su Kvaratskhelia? “Spero che non vada via, per come gioca Conte potrebbe essere un’arma letale. Ma anche nella situazione del georgiano, se le cifre dovessero essere così alte e superare i 110-120 milioni, c’è poco da fare… Io mi fido molto di Conte e dello scouting, è normale che poi lì avresti un vuoto da colmare. Ma se pensiamo che con l’uscita sua e di Osimhen arriverebbero più di 230 milioni di euro. Altroché squadra, altroché giocatori…”
“Antonio Conte è l’uomo giusto”: più di Bud Spencer e di Genny Savastano nelle celebri serie Tv
Molto presto, Salvatore Esposito, sarà visibile nei panni di Bud Spencer nella serie Tv che farà da sequel di “Piedone lo Sbirro” in onda su Sky, uscita prevista nel corso di questo 2024. Ma non è né in lui né in un altro dei suoi personaggi di successo, che rivede la figura del nuovo allenatore del Napoli: “Conte credo basti da solo, non ha bisogno né di essere affiancato a Bud Spencer, né al personaggio di Genny Savastano – ride, ndr –. Lui è un grande condottiero, in grado di plasmare immediatamente una squadra con la sua mentalità, la sua indole, la sua personalità e pure con i suoi dettami tattici. Io sono tranquillissimo perché non è l’uomo giusto, è l’unico uomo in grado di cancellare quanto di brutto c’è stato lo scorso anno. Può ripartire subito, con un’adeguata campagna acquisti, lottando già per i primi posti”.
Intervista a cura di: Simone Davino.