Insulti razzisti ad un calciatore brasiliano: condanna esemplare nel campionato, otto mesi di prigione e due anni di daspo
Nei campi di calcio è sempre più una piaga l’insulto razzista: è diventata un’abitudine sempre più frequente e soprattutto di cattivo gusto. Difficile da debellare, nonostante nel 2024 vi sia anche l’aiuto della tecnologia. Spesso si tratta di uno sparuto gruppo di tifosi, altre volte di interi settori.
Grida, epiteti impronunciabili ed irripetibili, addirittura spesso lancio di oggetti in campo. Ve n’è davvero per tutti i gusti e non si può che provare ribrezzo per quanto possa accadere. La Uefa e la Fifa da ormai ormai portano avanti una battaglia contro il razzismo, spesso invano.
In Italia, l’ultimo caso, è quello a Juan Jesus, con il difensore del Napoli, durante la sfida contro l’Inter, addirittura insultato da Francesco Acerbi, un suo collega. Ancora celebri, invece i cori nei confronti di Mike Maignan in Udinese-Milan. Nel nostro Paese, come se non bastassero i cori razzisti, vi sono anche quelli di discriminazione territoriale, spesso nei confronti dei napoletani, naturalmente impuniti dal giudice sportivo.
Condanna esemplare nel mondo del calcio: 8 mesi di prigione e 2 anni di daspo
I cori razzisti, però, non sono una piaga solo italiana, anzi. Uno degli ultimi casi che ha provocato la condanna unanime del mondo pallonaro, ha visto come vittima Vinicius Junior, esterno offensivo del Real Madrid, al momento il calciatore più forte al mondo in attività e candidato alla vittoria del Pallone d’Oro.
Ancora ricordiamo tutti cosa accadde durante la sfida contro il Valencia delle merengues: era il maggio del 2023 e l’attuale numero 7 delle merengues fu vittima di cori beceri in una gara difficile per il brasiliano, che lo vide prima rifiutarsi di giocare e poi espulso in seguito ad una rissa scoppiata in campo.
Ebbene, a poco più di un anno di distanza, la giustizia ha fatto il suo corso ed è arrivata una sentenza storica. Tre tifosi del Valencia ritenuti colpevoli sono stati condannati ad otto mesi di reclusione per delitto contro l’integrità morale, con tanto di violazione dell’articolo 173.1 c.p. con l’aggravante della discriminazione per motivi razziali (art. 22.4 c.p.).
La pena sarebbe stata di un anno, ridotta di un terzo per per ottemperanza alla fase istruttoria. Ed i tre hanno anche ricevuto un daspo della durata di due anni. La condanna è la prima in seguito ad una gara di Liga per insulti razzisti. La sentenza è stata il frutto di una denuncia della Liga a cui hanno fatto seguito quelle del club madridista e di Vinicius stesso.