Governo in pressing, Italia sotto shock: “Bis della vergogna”

Anche il governo è in pressing per evitare che l’Italia del calcio continui a mietere ‘figuracce’ in giro per il mondo e per l’Europa

Il gol di Remo Freuler e ancora di più quello di Ruben Vargas hanno squarciato il velo di Maya. La nostra Italia del calcio, quella che un tempo ci rendeva tutti quanti orgogliosi di essere azzurri, è crollata a picco per la seconda volta in qualche mese.

Nuove polemiche per l'Italia del futuro
La delusione dell’Italia non si placa (LaPresse) – controcalcio.com

Da sabato, giorno in cui la Nazionale di Luciano Spalletti è uscita di scena contro la Svizzera agli Europei in cui arrivava da detentrice del titolo, si cercano ammissioni di responsabilità. Gianluigi Donnarumma, da capitano e da migliore in campo, forse è stato l’unico a farlo, dai vertici del sistema calcistico, invece, sono arrivate solo scuse, giustificazioni, retroscena più o meno fantasiosi, e l’indizione di nuove elezioni, che però tutto sembrano meno che un passo indietro.

Se, infatti, il commissario tecnico non ha proteso per lasciare l’incarico nonostante il disastro in Germania, altrettanto non ha fatto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, su cui anche il governo di Giorgia Meloni, nella persona del ministro per lo Sport e le Politiche giovanili, Andrea Abodi, sembra essere in pressing.

La mossa di Gravina per rimanere al timone della Figc e il pressing del governo

Partiamo da quella che potrebbe essere la fine (o un nuovo inizio). Il 4 novembre si terranno nuove elezioni per il sostituto di Gravina, che però è molto probabile sia sempre lui.

Nuove polemiche per l'Italia del futuro
Gabriele Gravina dovrebbe essere confermato, alla fine (LaPresse) – controcalcio.com

La mossa a sorpresa delle consultazioni anticipate, secondo quanto racconta ‘La Verità’ (e non solo), non sono altro che un tentativo da parte dell’attuale numero uno del calcio italiano di continuare a rimanere al timone della Figc. Così, infatti, si è evitato un commissariamento da parte del Coni – per i tempi stretti -, ma anche e soprattutto che i suoi avversari, di cui appunto fa parte anche il governo, si organizzino in tempo per proporre una candidatura che possa scalzarlo da quel ruolo di potere che ha assunto nel 2018.

L’ipotesi di apporre al dirigente sportivo il nome di Mauro Balata, attuale presidente della Lega Serie B, infatti, sembra essere parecchio difficile in primis perché l’avvocato sardo deve essere rieletto come numero uno di quella lega, ma anche perché potrebbe non avere i voti del consiglio federale utili per batterlo. E quindi dalle parti di via Allegri è tornato ad aleggiare il nome di Giancarlo Abete, che è stato uno dei principali sponsor di Gravina, e lo è tuttora, e non sembra molto intenzionato a tornare ai vertici della Federcalcio.

Insomma, tutto da rifare. Con la possibilità che solo dall’esecutivo e quindi da Abodi arrivi davvero qualcuno che possa prendere le redini in mano di un sistema calcio che ha davvero tanto da perdere. I Mondiali del 2026, certo, e gli 11 miliardi che porta in dote.

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