Lionel Messi è stato protagonista, ma stavolta non in positivo, nel match tra Argentina ed Ecuador: l’incubo però non è finito
L’avventura di Lionel Messi in Copa America non è stata così splendente, anzi. Uno dei calciatori migliori della storia, se non il migliore secondo molti, non sta rappresentando un fattore decisivo per la sua Argentina, tra una condizione fisica non eccezionale e qualche errore di troppo.
La Pulce, fino a questo momento, ha collezionato solo un assist decisivo e per lui è veramente una rarità. La sua notte da incubo, però, è arrivata contro l’Ecuador. In un primo momento, non si sapeva neanche se l’ex Barcellona sarebbe stato in grado di scendere in campo per via dei recenti problemi fisici, ma alla fine ha stretto i denti e ce l’ha fatta. Un’ottima notizia che ben presto si è trasformata in un boomerang per i tifosi dell’Albiceleste.
Infatti, in un momento decisivo dei quarti di finale, Messi si è presentato sul dischetto, ma ha deciso di avventurarsi in un rischioso cucchiaio che si è infranto sulla traversa. Le due squadre hanno, quindi, deciso chi si sarebbe qualificato tramite i calci di rigore e lì c’è voluto uno straordinario Dibu Martinez, sì ancora lui, a condurre i suoi al turno successivo della competizione.
Da Cristiano Ronaldo a Messi, le ultime emozioni della fine di un’era
Messi ha ormai 37 anni, è lontano dal calcio europeo e non ci si può aspettare di vedere il funambolo sempre nelle condizioni migliori o meglio non può essere sempre colui che si carica sulle spalle il peso della squadra. Certo, non si può non fare il paragone con Cristiano Ronaldo, visto che entrambi hanno sbagliato un rigore molto importante – il portoghese è stato ipnotizzato da Oblak -, ma sono riusciti comunque ad andare avanti nella competizione.
Il portoghese, però, tra lacrime e devozione totale alla sua gente ha ricevuto comunque grandi apprezzamenti durante e dopo l’incontro contro la Slovenia, mentre alcuni tifosi sui social se la sono presi con Messi per la sua prestazione incolore e che, a tratti, ha sembrato nuocere al gioco dell’Argentina.
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La nottata da incubo della Pulce non riscriverà sicuramente la sua storia personale all’insegna dei trofei e di un talento di enorme proporzioni, ma non è un peccato sottolineare che non ha proprio brillato. Per sua fortuna, però, c’è ancora tempo per riscattarsi.