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Quella prima volta che ha cambiato tutto: una lunga e incredibile storia

Published by
Nicola Lo Conte

Il calcio è fatto di storie che da sempre appassionano milioni di persone: ecco quella di una prima volta decisamente speciale

Da quando lo sport è entrato a far parte della dimensione di massa, a partire dalla fine dell’Ottocento in avanti, il calcio è senza dubbio stato sempre quello più amato e seguito. Il tutto, dovuto forse alla sua semplicità e al fatto che non servano per forza un campo e delle porte regolamentari per praticarlo con gli amici.

Emozioni e storie del calcio restano sempre vive nel cuore dei tifosi (fonte: © LaPresse) – Controcalcio.com

 

Un pallone e tanta fantasia spesso e volentieri bastano, a chi abbia voglia di tirare due calci e provare ad emulare le gesta dei più grandi campioni. Gesta che si tramandano da generazioni, con storie uniche e irripetibili, e il bello è che c’è sempre e ci sarà sempre spazio per nuove altre storie. Ma alcune restano scolpite nella memoria.

Quest’oggi, vale la pena fare un viaggio indietro nel tempo, ad una storica prima volta che si è verificata proprio il 13 luglio. E che ha cambiato per sempre il calcio, ma anche le nostre vite.

Accadde oggi, 13 luglio 1930: via al primo Mondiale della storia in Uruguay

In questa data, nel 1930, prendeva il via la prima Coppa del Mondo di calcio in Uruguay. Un torneo inaugurato dalla sfida tra Francia e Messico, con la vittoria per 4-1 dei transalpini.

La Coppa Rimet, antesignana della Coppa del Mondo odierna (fonte: © LaPresse) – Controcalcio.com

 

Il trofeo in palio, all’epoca, era la coppa Jules Rimet, dal nome di colui che aveva ideato il formato e che sarebbe stato presidente della FIFA dal 1921 al 1954. Da parte della FIFA, l’idea di una competizione per squadre nazionali di tutto il mondo esisteva fin dal 1904, ma a lungo non ci furono le possibilità per organizzare l’evento.

La svolta nel 1928, quando il Congresso FIFA ad Amsterdam varò effettivamente il nuovo torneo, quello che sarebbe diventato ai giorni nostri uno degli appuntamenti più attesi ogni quattro anni. Lo stesso Rimet spinse fortemente la candidatura dell’Uruguay, squadra bicampione olimpica in carica all’epoca e che nel 1930 avrebbe festeggiato il Centenario del Giuramento della Costituzione.

Nel 1929, il torneo fu effettivamente assegnato all’Uruguay all’unanimità. Molte squadre europee rinunciarono a partecipare, vedendo i padroni di casa favoriti e dato che all’epoca i viaggi in nave costavano decisamente tanto per le federazioni. Anche l’Italia rinunciò.

Così, il primo Mondiale vide la partecipazione di sole 13 squadre. A imporsi, nella finale del 30 luglio, l’Uruguay padrone di casa che sconfisse per 4-2 l’Argentina. Era l’inizio della grande favola dei Mondiali.

Nicola Lo Conte

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