Il Milan non lavora solo al calciomercato in entrata, la dirigenza vuole rescindere un contratto in maniera forzata
L’arrivo di Alvaro Morata dall’Atletico Madrid al Milan è ufficiale. Il capitano della Spagna campione d’Europa, 32 anni da compiere a ottobre, prenderà il posto di Olivier Giroud nell’attacco della squadra di Paulo Fonseca, ma non sarà il solo ad approdare alla corte dell’allenatore portoghese ex Roma.
La dirigenza del Diavolo, infatti, sta lavorando per altri colpi in questa finestra di calciomercato estiva, anche nel reparto offensivo, e anche in uscita. Ecco, per quanto riguarda questo, c’è soprattutto un calciatore che sta mettendo i bastoni tra le ruote a Zlatan Ibrahimovic e a tutta la dirigenza del club meneghino: Divock Origi.
La punta centrale belga, arrivato al Milan nel luglio del 2022 a titolo gratuito dal Liverpool e spedito in prestito nell’ultima stagione al Nottingham Forest in cui non è stato particolarmente esaltante, non rientrerebbe neanche tra i piani del nuovo tecnico, motivo per il quale, a fronte anche di un contratto in scadenza nel giugno del 2026, si sta cercando di trovare una soluzione che possa garantire un’entrata ai rossoneri, ma non è semplice.
Origi e il Milan, storia d’amore al capolinea: le opzioni in ballo per il belga
Il 29enne di origini keniote, infatti, potrebbe essere messo alla porta dal club di via Aldo Rossi con una rescissione forzata, anche perché, come ha raccontato Nicolò Schira sul suo account di X (ex Twitter), Origi avrebbe rispedito al mittente l’interesse del Trabzonspor nei suoi confronti perché poco convinto, costringendo il Milan, appunto, a cercare altre soluzioni.
A fronte di un contratto in scadenza fra due anni, dicevamo, è molto probabile che i rossoneri, anziché guadagnare dalla sua cessione, debbano sborsare dei soldi per la buonuscita che, numeri alla mano e quindi stando all’attuale ingaggio del calciatore classe 1995, dovrebbe aggirarsi intorno ai sei milioni di euro almeno (prende 4 milioni netti a stagione).
Insomma, oltre il danno la beffa, anche perché la proposta del club turco era parecchio allettante soprattutto per il Diavolo, che avrebbe potuto guadagnare 10 milioni di euro dall’addio di Origi, utilizzando poi i soldi per altri giocatori, nello stesso ruolo del belga e non solo. Chissà però che le cose non si sistemino e lui non accetti di trasferirsi davvero al Trabzonspor.