La Roma ha piazzato anche il colpo Dovbyk: l’ucraino, però, sembra non essere abbastanza per le ambizioni dei giallorossi
La Roma è in grande spolvero: di certo c’è che la società giallorossa negli ultimi giorni ha piazzato due super colpi. Due acquisti di gran livello che di fatto rilanciano le ambizioni della squadra. De Rossi, preoccupato fino a qualche giorno fa per una rosa incompleta, può ora quantomeno abbozzare un sorriso.
Di certo il reparto offensivo è stato abbondantemente completato: Matias Soulé è arrivato per fare il trequartista accanto a Paulo Dybala: una coppia tutta argentina, fantasia e qualità al potere per innestare la punta, quell’Artem Dovbyk soffiato all’Atletico Madrid che pure lo voleva.
Il bomber ucraino non ha disputato un Europeo esaltante con la sua selezione ma ha sorpreso tutti nell’ultima Liga: ben 36 reti con la maglia del Girona, spinto fino alla qualificazione alla prossima Champions League. E nella prossima stagione proverà a ripetersi anche con la maglia della Roma.
Dovbyk è costato 38 milioni di euro ed è sicuramente il colpo più costoso dell’estate giallorossa ma anche uno dei principali acquisti della sessione estiva del calciomercato 2024. Con l’ucraino al centro dell’attacco, in grado di sostituire adeguatamente Lukaku tornato al Chelsea, cambiano anche le ambizioni della Roma in vista della prossima stagione, anche se non per tutti.
Nell’ultima live di Controcalcio Tv, andata in onda sull’omonimo canale Twitch, quello sportivo più seguito in Italia, Daje Ale non ha mostrato ottimismo, anzi. “Con l’acquisto di Dovbyk in questo momento sei da sesto posto in classifica” ha esclamato. L’influencer ha anche aggiunto la ricetta per provare a competere con le big. “Per lottare per la qualificazione in Champions League si deve completare la rosa” ha spiegato.
Una dichiarazione che ha scatenato Damiano Er Faina, intervenuto ad alta voce ed a gamba tesa. “Però con Mourinho che gli compravano i calciatori a zero volevi il quarto posto” ha esclamato. Non è un mistero che l’influencer romano abbia sempre difeso il Vate di Setubnal e non ha perso occasione per rimarcare questo piccolo aspetto.
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