José Mourinho e l’esonero dalla Roma dello scorso gennaio: colpa anche di… Svilar! Il curioso aneddoto legato al suo addio
Due stagioni e mezza a Roma, una Conference League vinta riportando un trofeo continentale in giallorosso dopo tempo immemore, una finale di Europa League persa ed una qualificazione costante nelle coppe. Questi i numeri di José Mourinho con la Roma, almeno fino allo scorso gennaio quando, l’indomani della sconfitta contro il Milan, viene esonerato per far posto a Daniele De Rossi.
Una decisione, quella presa dai Friedkin, che non è stata presa bene dai tifosi che addirittura hanno attaccato ferocemente la proprietà statunitense con cori, striscioni e quant’altro. Una vera e propria sommossa popolare in difesa dell’allenatore lusitano tanto amato, anche perché in grado di riportare la Roma a vincere un trofeo importante come la Conference League.
La scelta di puntare su De Rossi, però, è stata più che positiva visti anche i risultati: qualificazione alla Champions League sfiorata per un soffio e semifinale di Europa League raggiunta con l’eliminazione per mano del Bayer Leverkusen nel penultimo atto.
Roma, il clamoroso retroscena sull’esonero di Mourinho
A distanza di mesi, emergono nuovi retroscena sull’esonero di Mourinho e sulla sua esperienza in giallorosso, soprattutto per quanto riguarda l’ultimo periodo sulla panchina della Roma. Oggi il Vate di Setubal ha già trovato sistemazione: si è accasato al Fenerbahce, ad Istanbul, pronto per una nuova avventura. Il lusitano, fin da subito, ha lanciato frecciate alla Roma ma ha anche conosciuto la prima delusione stagionale, l’eliminazione dalla Champions League attraverso i preliminari.
Nell’esperienza turca Mourinho non ha portato con sé lo storico preparatore dei portieri che aveva avuto anche nella sua esperienza romana. Ed il motivo, stando a quanto raccolto dalla redazione di Controcalcio, è davvero curioso: colpa di… Svilar. Il tecnico lusitano, infatti, è convinto di come uno dei motivi del suo esonero da parte dei Friedkin sia stato proprio la gestione del giovane portiere serbo.
Eppure Mou, a tal riguardo, non ha proprio colpe. Sebbene circolasse la voce che avesse in Rui Patricio un vero e proprio pupillo, era proprio il preparatore dei portieri a sostenere come Svilar non fosse pronto per giocare da titolare. Ed invece il serbo è diventato poi il portiere forte che tutti conosciamo, tant’è che proprio contro il Milan, nell’ultima gara sulla panchina giallorossa, Mou puntò proprio su di lui dal 1′.
Ed il tecnico di Setubal è arrabbiato proprio perché a suo dire la colpa del mancato utilizzo del portiere è da addossare al preparatore che ha pagato così la poca visione sul serbo – ma nato in Belgio – classe ’99.