Sven Goran Eriksson è morto all’età di 76 anni a causa di una brutta malattia, l’allenatore era malato di cancro e ora spuntano retroscena sui suoi ultimi desideri.
Una tragica notizia arrivata in queste ultime ore quella della morte di Eriksson ma già tutto il mondo del calcio ha mandato messaggi toccanti per ricordare la leggenda del calcio. Lui che è stato ricordato anche in Italia visto ciò che ha lasciato, visto ciò che ha fatto con Roma, Fiorentina, Sampdoria e soprattutto la Lazio con cui ha vinto anche un campionato.
Ma è la persona che sarà ricordata a lungo e per sempre, perché Sven Goran Eriksson è stato un vero signore del calcio e il suo ultimo desiderio era proprio questo. Adesso spunta il retroscena riguardo questo toccante momento che ha lasciato il sogno nel mondo dello sport dopo la sua scomparsa.
Morte Eriksson: l’ultimo desiderio
Non c’è stato più niente da fare, questa partita non è riuscita a vincerla perché Sven Goran Eriksson è scomparso a 76 dopo una lunga battaglia contro il cancro. Colui che ha fatto la storia ed è diventato leggenda però aveva un ultimo grande desiderio che è riuscito a realizzare.
“Penso che siamo tutti spaventati dal giorno in cui moriremo, ma la vita riguarda anche la morte. Spero che alla fine la gente dirà, sì, era un brav’uomo”. Questo il toccante messaggio di Eriksson che voleva solo essere ricordato come un brav’uomo. Dopo la sua scomparsa infiniti messaggi proprio riguardo questo. Ci sei riuscito Sven, sarai ricordato un brav’uomo per sempre. Grazie di tutto Eriksson.
Un altro grande desiderio di uno storico allenatore come Sven Goran Eriksson era quello di allenare il Liverpool e il club inglese grazie anche a Jurgen Klopp ha aiutato a realizzare questo sogno. E’ accaduto lo scorso marzo, quando dopo un appello di Eriksson è arrivata la scelta del Liverpool di intervenire. Il tecnico aveva fatto un annuncio in merito a quello che era un suo desiderio, successivamente alla notizia del cancro.
Eriksson è morto esaudendo anche il desiderio di allenare il Liverpool, perché ha svelato di essere da sempre un tifoso dei Reds e per questo è stato accontentato in un modo toccante da Klopp e il club inglese che si sono messi a disposizione organizzando una partita tra leggende del Liverpool e l’Ajax e lui era in panchina per la squadra del suo cuore.