Un ex compagno di squadra di Cristiano Ronaldo ha ammesso i rapporti non proprio idilliaci con il fenomeno portoghese: come stanno le cose
Cristiano Ronaldo è considerato come uno dei calciatori più forti della storia, capace di riempire la sua bacheca personale e quella di squadra di trofei molto importanti e di essere un goleador insostituibile per qualsiasi club che l’ha ospitato. In Italia, abbiamo avuto la fortuna di vederlo in azione con la maglia della Juventus e anche lì, anche se non aveva la stessa verve in dribbling o nelle giocate individuali, di sicuro i successi non sono mancati, nonostante la delusione in Champions League.
Uno dei compagni di quella generazione che, per forza di cose, è stato più a contatto con il fenomeno portoghese è sicuramente Wojciech Szczesny. Il portiere polacco, dopo aver rescisso nelle scorse settimane il contratto con la Juve e non aver ricevuto nessuna offerta per un progetto interessante che avrebbe potuto convincerlo a continuare la sua carriera, ha deciso di appendere i guantoni al chiodo.
Nello spiegare la sua situazione e cosa potrebbe capitargli in carriera nel prossimo futuro, è emersa anche una rivelazione piuttosto sorprendente su Cristiano Ronaldo, con cui ha condiviso tanto a Torino.
Szczesny chiaro su Ronaldo: “Non parlo più con lui”
Capita nella vita di tutti i giorni che tra compagni di squadra si possano stringere dei rapporti bellissimi, diventare molto amici, anche fuori dal terreno di gioco. A quanto pare, nonostante le battaglie condotte per la Vecchia Signora, non è andata proprio così tra l’ex portiere bianconero e Ronaldo.
Nel corso di un’intervista al canale YouTube di Meczyki, l’estremo difensore ha chiarito senza mezzi termini le voci su un suo possibile trasferimento all’Al-Nassr prima del ritiro: “Possiamo finalmente dire alla gente una volta per tutte di non dire che Cristiano mi ha incoraggiato ad unirmi ad Al-Nassr? Non gli parlo in vita mia da quando ha lasciato la Juventus“.
Insomma, compagni di squadra sì, amici proprio no e l’Arabia Saudita probabilmente non è mai stata davvero un’opzione credibile per il polacco. Ora è il tempo di guardare oltre: “Sto lentamente iniziando a pensare che mi piacerebbe una partita d’addio, e prima non lo pensavo. Posso vedere come tutta la mia famiglia lo vorrebbe. Sono di Varsavia, sarebbe bello giocare l’ultima partita al PGE Narodowy“.