Tortu sulla Juve non ‘corre’: “Scudetto? Piano piano!”. E lo juventino preferito è a sorpresa ESCLUSIVA

Il campione olimpico della staffetta a Controcalcio.com non dimentica il “suo” Allegri, ma esalta Thiago e un campione di cui si parla poco

E’ stato il primo italiano a correre i 100 metri in meno dieci secondi, era il 2018, aveva vent’anni e da lì Filippo Tortu ne ha fatta tantissima di strada fino a diventare campione olimpico nella 4X100 a Tokyo. L’atletica è la sua professione e passione, ma ne ha anche un’altra, una per cui è capace di tutto, la Juventus.

Tortu sulla Juve Campione d'Italia
Il campione olimpico della staffetta 4X100 Filippo Tortu parla della sua Juve della possibilità di scudetto (Ansa Foto) Controcalcio.com

Reduce da una ottima stagione e soprattutto dalle fatiche di Parigi dove comunque si è tolto le sue soddisfazioni, Filippo Tortu ha potuto vedere e ammirare con tranquillità la sua Juventus, quasi una nuova creatura che sta prendendo forma e nuovo stile targato Thiago Motta e lui già si diverte: “L’ultima partita con la Roma devo ammettere non è stata bellissima, ma non si possono vincere tutte le partite 3-0, va bene anche così, a poco poco, anche perché a me questa squadra piace parecchio“.

Il campione olimpico parla a Controcalcio.com di quello che ha visto sin dalla prima giornata e non gli dispiace affatto: “Per quello che ho visto Thiago Motta sta facendo un gran bel lavoro, si vede che qualcosa c’è da fare, ma è normale, ma quel che si è visto, soprattutto nelle prime giornate, promette davvero bene, una squadra che sa quel che vuole piena zeppa di ottimi giocatori e di giovani che vogliono emergere. E’ una bella Juventus quella che sta venendo fuori“.

Esaltazione ed entusiasmo per Thiago Motta, ma Tortu non dimentica chi ha osannato fino all’altro ieri e chi, secondo lui, ha fatto un “lavoro straordinario“, come Max Allegri, tanto che lo stesso Filippo Tortu, lo ricorda con grande affetto e onore: “Ero legatissimo a Max, credo sia stato uno degli allenatori più in gamba che abbia avuto la Juventus e mi dispiace davvero tanto per come se ne è andato, mi auguro solo che tutto si sistemi con la società perché è giusto ricordarlo e celebrarlo per quello che ha fatto in questi anni. Io non lo dimenticherò mai“.

“Gatti, dalla D a capitano, che gran esempio…”

Ora però c’è Thiago Motta, la sua Juve fatta a immagine e somiglianza, e su questo Tortu non fa mistero e lo segue: “Ora tutti con lui, ma si vede che è un gran lavoratore e ha idee nuove che possono solo che far bene, infatti mi auguro che resti a lungo e che scriva la storia della Juve, e per me sarà così“. C’è una cosa che piace al campione d’atletica di questa nuova Juve: “Ci sono tanti gran bei giocatori ma soprattutto è piena di giovani che vogliono emergere e sono bravi, è davvero un gran bel messaggio, che poi lo diffonda la Juve è ancora più bello e vincente. E’ troppo importante credere e puntare sui giovani”.

Federico Gatti esemio per la Juve
Il campione olimpico Filippo Tortu prende Federico Gatti capitano della Juve come esempio (Ansa Foto) Controcalcio.com

Di giocatori che piacciono a Tortu di questa Juve ce ne sono parecchi, “dal mercato ne sono arrivati di bravissimi“, ma i “miei preferiti restano Gatti e Locatelli“, e qui Filippo cerca di spiegare la sua venerazione per Federico Gatti:Lo adoro, credo sia un gran bel difensore, in gamba e difficile da superare, segna anche gol importanti, ma quello che più mi fa piacere e me lo fa rendere il mio preferito è che ha fatto un percorso incredibile, dalla serie D alla Juve, da quest’anno con la fascia di capitano indosso. Un modello pazzesco, la sua è una storia incredibile, una bellissima storia e pagina di sport. Siamo davvero in buone mani“.

Obiettivi di Tortu sono di chiudere l’anno e la stagione in bellezza per prepararsi sempre al meglio, mentre per la Juve si comincia a parlare di scudetto, ma lui ribadisce: “E’ una gran bella squadra, ma per lo scudetto ci vuole calma e pazienza. Voglio stare coi piedi per terra e seguire Thiago Motta, sarà lui a tracciare la strada e, a mio modo di vedere, già so che sarà piena di belle cose, non so se da subito, lo spero tanto, ma per il futuro sicuro…“.

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