Il calcio arabo stava iniziando a rimpiazzare il calcio europeo ma ora sono nati grossi problemi: c’è una crisi assurda, svendono i calciatori.
Nel corso degli ultimi anni sono tantissimi i calciatori che hanno scelto di andare via dall’Europa per sposare il progetto del calcio arabo che ha saputo convincere a suon di milioni e di promesse faraoniche anche coloro che sembravano legati fortemente al “vero” calcio.
Ora in Arabia Saudita pare nascere una nuova clamorosa crisi che può smontare tutti i piani creati dal Medio-Oriente per entrare a far parte seriamente del calcio che conta.
Calcio arabo in crisi: spunta un clamoroso problema
Il calcio arabo ha provato a strappare lo scettro di migliori al mondo all’Europa, provando ad attirare tutti i più grandi campioni a suon di milioni, con ingaggi impensabili e impossibili da pareggiare anche per i club eurpoei più ricchi.
E nel corso degli ultimi anni molti calciatori hanno scelto la via del denaro facile per sistemare per sempre i conti in banca propri e di tutte le famiglie negli anni a venire. Ma secondo quanto rifefisce Repubblica, ora il calcio arabo è in difficoltà e sta chiedendo aiuto all’Europa.
La Saudi Pro League in crisi chiede aiuto agli investitori occidentali. I ministri dello Sport e degli Investimenti di Riad in tour fra Londra, Milano, Monaco di Baviera e Stoccolma per chiedere agli investitori europei di comprare i club arabi.
Incontro Arabia-Europa per salvare il calcio arabo: le ultime
L’attuale struttura del campionato saudita ha prodotto pochi picchi positivi: al di là dell’acquisto di grandi campioni non c’è una vera e sana competizione. L’Al-Hilal, squadra di Milinkovic-Savic, Neymar e Koulibaly, per citarne alcuni, ha vinto 34 partite di fila, gli ascolti dal resto del mondo sono prossimi allo zero, gli stadi sono quasi sempre vuoti, gli sponsor non garantiscono introiti e i campioni cominciano a rifiutare i ricchissimi trasferimenti.
La privatizzazione dei club fino a ora non ha sortito alcun effetto, visto che le più grandi società sono gestite tutte dal fondo PIF, quindi con unica dirigenza che non ha interesse a competere realmente con le altre squadre.
A partire da oggi e per il resto della settimana i rappresentati sauditi saranno in giro per l’Europa: oggi a Londra, domani e venerdì a Milano, l’8 settembre a Monaco di Baviera e il 10 Stoccolma. All’incontro milanese di domani saranno presenti quaranta rappresentati dell’imprenditoria italiana e i principali attori del calcio, a partire da Inter e Milan.
I 5 calciatori che possono fare al caso della Serie A
Il calcio arabo vive una forte crisi di appeal che, se dovesse continuare, potrebbe portare anche all’addio di molti calciatori che pensavano di aver trovato il posto perfetto dove concludere la carriera. E se è vero, come è vero, dal punto di vista economico, non lo è assolutamente per l’immagine e per la parte sportiva.
Ci sono 5 calciatori che possono essere svenduti e che possono fare al caso di molti club italiani: a partire da Sergej Milinkovic-Savic, che a 30 anni potrebbe tornare in Serie A, nei top club del nostro campionato. C’è anche Franck Yannick Kessié, che a quasi 28 anni potrebbe avere ancora una “lunga vita” nel calcio che conta. Senza dimenticare i “sempreverde” Sadio Mané, attualmente 32enne, Ruben Neves e Moussa Diaby.