“Il problema del Milan non è Paulo Fonseca, lo terrei anche in caso di 10 punti in 10 gare”: l’affondo lascia senza parole
Vincere contro il Venezia nell’anticipo serale della quarta giornata per evitare un vero e proprio terremoto di proporzioni gigantesche. La situazione del Milan è già preoccupante, considerati gli appena due punti nelle prime tre giornate. La sosta, in tal senso, è stata quasi salvifica, con Fonseca che ha potuto lavorare a Milanello con i calciatori rimasti in rossonero e non partiti con le nazionali.
Contro i lagunari il Milan è chiamato a dare una risposta inequivocabile, oltre a conquistare la prima vittoria in questo campionato. Sarebbe la risposta migliore anche in vista dei prossimi impegni: il Liverpool al debutto in questa edizione di Champions League, poi il Derby. Due gare che potrebbero indirizzare e decidere il destino di Paulo Fonseca.
Il tecnico è finito sulla graticola, le critiche l’hanno subissato dopo le prime gare di campionato: arrivato tra lo scetticismo dei tifosi, l’allenatore lusitano non ha per nulla convinto nei primi mesi a Milanello ed in caso di nuovi risultati negativi potrebbe anche finire anzitempo la sua avventura rossonera.
Milan, Enerix senza dubbi: “Fonseca lo terrei, è un altro il problema”
“L’obiettivo è vincere lo scudetto“, queste le sue parole nella conferenza stampa di ieri di presentazione della sfida contro il Venezia. Sono però già cinque i punti da recuperare rispetto ad Inter e Juventus, le due capolista del campionato insieme a Torino ed Udinese e non c’è più da sbagliare.
E grande curiosità anche nel capire se il caso relativo a Theo Hernandez e Rafa Leao sia rientrato ufficialmente dopo quanto accaduto nella sfida contro la Lazio, con il “cooling break gate” a gettare ulteriore benzina sul fuoco in una situazione che può diventare incandescente.
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E della situazione relativa al Milan ampia analisi anche in Controcalcio, trasmissione in onda su Controcalcio Tv il canale sportivo più seguito in Italia sulla piattaforma Twitch. Enerix ci è andato giù duro, spiegando il suo punto di vista senza mezzi termini.
“Se fossi il presidente del Milan, Fonseca non lo esonererei nemmeno se facesse 10 punti nelle prossime 10 gare. In questo momento – ha sostenuto – si deve capire che il problema nel club rossonero non è l’allenatore ma la responsabilità del gruppo. Il Milan ha bisogno di un gruppo che si autoresponsabilizzi, che torni ad avere coscienza di sé stesso perché negli ultimi quattro anni ha avuto un tecnico che non è servito“.