La posizione del tecnico giallorosso non è vacillante secondo la società ma fino alla sosta la squadra dovrà riprendersi
Una posizione non facile. Anzi complicatissima. E uno esperto e navigato come José Mourinho ne sa qualcosa. Prima di Daniele De Rossi ci era passato e anche a lui era stata data la fiducia per poi essere rimosso dopo qualche giorno.
Difficile che a Daniele De Rossi tocchi lo stesso programma, ma, secondo quanto apprende Controcalcio.com, nonostante le rassicurazioni da parte della società, De Rossi non può stare tranquillo neanche per sogno. Lui, Daniele, sa bene come va il calcio e sa bene come funziona, e poco importa il nome e la storia che può vantare nella società. Se le cose non andranno bene, anche lui rischia seriamente di essere rimosso.
La squadra non ha raccolto i risultati sperati. Tre punti dopo appena quattro giornate, raccolti con Genoa, Cagliari e Empoli sono troppo pochi, tanto che le riflessioni in casa giallorossa, nonostante le smentite, sono state fatte, eccome. E non potrebbe essere altrimenti, visto quanto è stato speso, oltre 100 milioni sul mercato, e soprattutto come si è espressa la squadra, benino con la Juve e nel primo tempo col Genoa a Marassi, troppo poco in tutte le altre partite.
La difficoltà più grande pare sia come fa giocare al meglio la squadra e come fa coesistere i tanti e diversi giocatori di qualità che ha la squadra all’interno del suo organico. Ci sono altre formazioni che possono giocare con addirittura 6 giocatori offensivi, basta vedere la Lazio, ma anche la Juventus o la stessa Inter. La Roma ha difficoltà a far coesistere Dybala, Soulè, Dovbyk e Pellegrini.
Un calendario come una mannaia
La società, per nome di Dan Friedkin, ha parlato con Daniele De Rossi, l’ha rassicurato e tranquillizzato, ma la verità è che il tecnico non può dormire sonni tranquilli. La realtà è che con Mourinho il rapporto era diverso, anche perché era diverso anche lo spessore dello stesso allenatore portoghese, con De Rossi, al di là della sua storia da giocatore, non può essere lo stesso e gli americani queste cose le valutano, eccome.
Da qui alle prossime partite, a cominciare dalla sfida interna con l’Udinese, per poi passare con Venezia e Monza in campionato e con Atletico Bilbao e Elfsborg, il proprietario si attende una risposta convincente, con tre vittorie in serie A per mettere tutto o quasi alle spalle, anche perché se non dovessero arrivare, vorrebbe dire che la posizione dell’allenatore vacillerebbe di brutto. La Roma, insomma, non può più permettersi passi falsi.
La proprietà americana comincia ad avere fretta di vedere i risultati, anche e soprattutto per la scelta che è stata fatta su Daniele De Rossi perché le titubanze non mancano. A volte, dall’interno, si ha la sensazione di aver preso De Rossi più per tranquillizzare la piazza che per un progetto vero e proprio.
Hanno il timore che l’attuale tecnico non sia del tutto pronto ed ecco da dove arriva la frenesia e anche più di qualche ansia dettata dai risultati che non arrivano, con le altre quando anche le altre zoppicano e la Roma che non ne ha approfittato, ed è pure questo uno dei motivi che ha indotto la società ad avere fretta perché non si può più sbagliare. De Rossi e un calendario che potrebbe essere amico, ma anche il peggiore dei nemici. E se le cose dovessero andare male, a quel punto si andrebbe su un tecnico di sicuro affidamento com Max Allegri. Che scalpita per tornare e la Roma sarebbe perfetta per la sua rivincita.