L’esonero di Daniele De Rossi ha dato il via ad una giornata scioccante: il retroscena clamoroso su Stefano Pioli ed Ivan Juric
Una giornata più che tormentata in casa Roma. In mattinata l’esonero scattato per Daniele De Rossi, proprio quando l’ormai ex tecnico giallorosso stava preparando l’allenamento odierno. Un epilogo inatteso ma che non è scattato a causa dei risultati non eccellenti conquistati in campo ma per divergenze interne.
De Rossi era ormai in rotta con l’ad Lina Souloukou ma avrebbe litigato anche con i Friedkin, per una situazione diventata di fatto pesante ed insostenibile. Dybala, il caso Zalewski, il ds Ghisolfi le problematiche emerse che hanno portato alla rottura.
E così ne ha pagato le spese l’ex centrocampista della squadra giallorossa, che chiamato al capezzale della squadra nella seconda parte della scorsa stagione aveva disputato un finale di spessore tanto da conquistare il rinnovo contrattuale su base triennale.
Saltato De Rossi, la dirigenza della Roma ha chiuso con Ivan Juric, l’ex tecnico del Torino che ha firmato un contratto fino a stagine con opzione per quella successiva a circa 800mila euro annuali. E Juric non perde tempo: sta iniziando in questi minuti la sua nuova avventura, con il primo allenamento che si sta svolgendo.
Roma, l’addio di De Rossi: la doccia gelata per Pioli e la scelta di Juric
Una scelta, quella dell’esonero di Daniele De Rossi, come detto, a sorpresa e totalmente inaspettata che, probabilmente, è dipesa anche da Stefano Pioli. La dirigenza giallorossa, infatti, ha accelerato con l’esonero perché decisa a puntare dritto sull’ex allenatore del Milan, un profilo vincente e molto apprezzato.
Pioli, il profilo scelto dalla Roma, però ha risposto picche. Aveva un accordo di massima con l’Al Nassr, la squadra saudita dove milita Cristiano Ronaldo e non ha tradito la parola data al club di Riad, preparandosi per il trasferimento e la nuova avventura nella Saudi Pro League. Una vera e propria doccia gelata per la società giallorossa che – certa della firma – è rimasta completamente spiazzata dalla scelta di Pioli, restando senza soluzioni alternative e mostrando anche una parvenza di smarrimento per l’assenza di piani B.
Solo in mattinata è arrivata la telefonata ad Ivan Juric attraverso Giuseppe Riso, il suo agente peraltro molto vicino all’Ad Souloukou. Da qui la decisione di accelerare con l’ex Torino e di chiudere per l’ingaggio con un allenatore che peraltro ha come dogma la difesa a tre gradita alla dirigenza.