La proposta rivoluzionaria per cambiare le regole del gioco del calcio: “Aboliamo i guardalinee”, la reazione è clamorosa
L’arbitro centrale, i due guardalinee ed il quarto uomo. Poi, più recentemente, il Var e l’Avar con un breve interregno degli arbitri di porta finito mestamente vista l’inutilità. Il gioco del calcio, ad oggi, prevede questa sestina di “uomini in giacchetta nera” (che poi, al giorno d’oggi, sono di vari colori) impegnati nella direzione di gara.
Una soluzione che non accontenta tutti. Nell’ultima live di Controcalcio, in onda su Controcalcio tv, il canale sportivo più visto in Italia della piattaforma Twitch, Damiano “Er Faina” ha lanciato una vera e propria proposta rivoluzionaria sfruttando anche la presenza di Luca Marelli, ex arbitro di Serie A, ospite in live.
Damiano “Er Faina” ha coinvolto l’ospite con un’affermazione quasi scioccante. “Togliamo i guardalinee, tanto sono diventati inutili secondo me, secondo la mia modesta opinione” ha sottolineato l’influencer nonché tifoso della Lazio, auspicando addirittura la figura del doppio arbitro. Al momento i guardalinee sono coloro che gudicano l’assegnazione della rimessa laterale in campo – eventuale calcio d’angolo – i falli commessi ma anche e soprattutto il fuorigioco.
“Negli anni ’90 non hai visto, perché probabilmente troppo giovane, l’esperimento del doppio arbitro in Coppa Italia” la pronta replica di Marelli. “La nostra era la nazione dove veniva testata questa situazione. Sai perché non è stata portata avanti? Venne abbandonata perché ogni partita era un casino inenarrabile; c’erano due arbitri ed ognuno ragionava con il suo stile e modo di arbitrare ed alla fine non si capiva nulla, con i calciatori impazziti in campo“.
“Il doppio arbitro va bene nel basket – anzi, lì ve ne sono tre – perché quella è la regola (anche nella pallamano vige il doppio arbitro, ndr) ma nel calcio c’è troppa sensibilità” ha poi proseguito Marelli che ha quindi smontato l’idea di Damiano spiegando anche la motivazione.
Marelli, poi, ha toccato il tema dei guardalinee. “Pensiamo ad una partita senza assistenti. Il pallone quante volte esce dalle linee perimetrali, che possono essere quelle laterali o di fondo? Diciamo 50-60 volte a gara? Ecco, immaginiamo ogni volta nel discutere su di chi sia il pallone per la rimessa in gioco. La comunicazione dal Var attraverso le cuffie? Impossibile. Io, prima di intervenire in diretta, mi prendo sempre 25-30 secondi perché devo rivedere le immagini ed il tempo che serve per un contatto in area di rigore, serve anche per una rimessa laterale“.
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