E’ uno dei giovani del momento e quello che più impressiona è che si tratta di un figlio d’arte che sta facendo parlare molto di sé
E’ uno dei talenti di cui si sta parlando parecchio e che si sta mettendo in luce per le sue giocate e anche, naturalmente, per la prima convocazione in azzurro. Una chiamata che ha inorgoglito la sua famiglia, soprattutto il papà, una leggenda del calcio italiano e mondiale.
Il cognome è di quelli importanti, altisonanti, e da un certo punto di vista è da piccolo che ci fa i conti, anche perché il nome Maldini è già pesante di suo, se poi sei il figlio di Paolo, uno dei difensori più forti della storia del calcio, allora le cose si complicano maledettamente. Ma questo ragazzo ha sgomitato e ha fatto tanta strada e gavetta, nonostante sia passato in serie A col Milan.
Per tanti è sempre stato una specie di raccomandato, anche perché esordire in serie A col Milan può capitare se ti chiami Maldini, ma da un certo punto di vista non è che sia stato tanto giusto, anche perché questo ragazzo le giocate ce le ha anzi, le ha sempre avute, solo che veniva inquadrato sempre e solo col cognome e non si andava a vedere, ad esempio che, tecnicamente, era ed è molto bravo. Ed è soprattutto un Maldini atipico perché a differenza del nonno e del papà non è un difensore, ma un attaccante e anche assai dotato.
Già perché Daniel, può giocare sia come trequartista ma anche come esterno in un probabile 4-3-3. Veloce, rapida anche con i piedi e soprattutto con la testa, sa giocare palla a terra e sa anche inventarsi le giocate di qualità con fantasia e classe. Il primo gol con la maglia del Milan, lo segnò a San Siro, realizzandolo proprio contro la sua attuale squadra, il Monza, datato sabato 5 settembre 2020.
La sua carriera al Milan non è andata bene, ma non certo per le sue qualità che non mancano e non sono certo poche. La sensazione è che quel cognome fosse scomodo e appena il papà se ne è andato o meglio è stato messo nelle condizioni di andare via, non ci hanno pensato un istante e hanno fatto il resto anche con Daniel. Il primo ad avere un guizzo è stato chi lo conosceva bene, quell’Adriano Galliani che ne ha sempre apprezzato stile e tecnica, tanto da fare di tutto per portarlo al Monza.
E pare che, in quei giorni, ci fosse un altro presidente che stava tentando il colpaccio, Claudio Lotito. Al patron laziale non dispiace per niente anzi non ha mai smesso di seguirlo e con Galliani, ogni tanto ne parla, anche in Senato, anzi sembra che i due possano avere già una specie di mezzo accordo. Niente di ufficiale, ma a quanto sembra sulla parola che per due personaggi come loro è quasi come se fosse un contratto.
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