Nonostante le due vittorie e il pareggio col Monza, pochi sarebbero soddisfatti del cammino e di quello che propone il neo-tecnico
Tutto a posto in casa Roma? Neanche per sogno. Non è bastato un avvio di stagione catastrofico sul campo e in società, no sembra che si voglia perseverare e proseguire sulla falsa riga della confusione.
L’arrivo di Juric sulla panchina giallorossa al posto di Daniele De Rossi non avrebbe facilitato la situazione neanche per sogno anzi, da un certo punto di vista, tutto si sarebbe ancora più complicato. La verità, che piano piano sta venendo fuori, è che i Friedkin, nel momento in cui stavano acquistando l’Everton, erano concentrati sull’affare e si sono affidati totalmente alla dirigente greca Lina Souloukou che aveva tutto l’interesse ad allontanare De Rossi.
I proprietari, per non avere problemi con l’acquisizione del club inglese, avrebbero dato ascolto e avrebbero deciso di sollevare l’allenatore, anche se non erano pienamente convinti, ma lei andava direttamente e forte come non mai, quindi hanno assecondato tutto e sono venuto nella capitale solo per rendere esecutivo il tutto. Il post però è stato terribile, mai avrebbero immaginato una simile reazione da parte della tifoseria, e l’hanno accusata parecchio.
Le dimissioni della manager greca hanno poi rimesso in circolo ogni cosa, tanto che Dan, vista la situazione e la reazione dell’ambiente, sarebbe stato perfino pronto a tornare indietro sui suoi passi. Avrebbe avuto un dialogo molto intenso con Ghisolfi, l’unico in grado di capire realmente come stavano le cose, avendo avuto un rapporto quotidiano con la squadra e col tecnico. Non solo. I proprietari, una volta parlato con Ghisolfi e con Juric al comando, avrebbe avuto un contatto con i leader della squadra.
Altro che Everton, Friedkin rivuole De Rossi
La traduzione è che Ghisolfi e la squadra avrebbero fatto capire a Friedkin che con De Rossi non c’era nulla di male che andasse anzi c’era un rapporto diretto, franco e positivo, tanto che i giocatori non hanno compreso i motivi dell’addio e dell’esonero così istantaneo. La verità è che Juric, nonostante sia appena arrivato non ha convinto pienamente e la proprietà se ne sarebbe pentita. Solo che ora non è così facile.
Anche per questo prima della sfida col Monza di era pensato di arrivare a una specie di ultimatum, tanto che con una sconfitta De Rossi sarebbe stato richiamato, quasi all’istante. E poco importa del messaggio isterico che sarebbe rimbalzato fuori da Trigoria. Il vero nodo è che Juric appare ancora in bilico, nel senso che un risultato negativo potrebbe accelerare il ritorno di Daniele De Rossi.
In tutta questa situazione Ivan Juric fa quasi tenerezza perché lui è incolpevole di tutto quello che sta succedendo, ma è altrettanto vero che la stragrande maggioranza dei tifosi non è che lo veda di buon occhio e anche questo conta nella testa dei Friedkin.
La sensazione è che alla prima sconfitta, Juric possa essere sollevato per far richiamare Daniele De Rossi che non andrebbe all’Everton, bensì alla Roma perché i Friedkin hanno capito di aver commesso una grossa leggerezza e nel calcio queste cose si pagano.