L’ex campione svedese ora dirigente rossonero è sempre più un caso, anche perché tornano come non mai le domande sul suo ruolo
Essere o non essere, è questo il problema. E nel caso di Zlatan Ibrahimovic, il dilemma. Un dubbio talmente grosso che quasi si ha il timore di chiedere e portare avanti.
Quello che sta crescendo ancora una volta è cosa fa esattamente lo svedese all’interno del Milan, è davvero così essenziale e determinante ai fini della soluzioni a livello dirigenziale? Perché tutto sembra tranne che sia una personalità non tanto importante perché non ha certo bisogno di presentazioni, ma sulla effettiva funzionalità del suo ruolo.
Il carisma non gli manca, su questo pochi dubbi, ma è anche vero che sarebbe di nuovo sparito da Milanello, nel senso che pochi lo vedono con l’assiduità che dovrebbe avere un dirigente che ha le sue funzioni. Nella prima sosta e subito dopo la fine del mercato, anche se i maligni sostengono pure prima e durante, Zlatan è di nuovo scomparso o quanto meno non si fa vedere come dovrebbe.
Il Milan va a corrente alternata e qualcuno insinua nel dire che parte è anche sua responsabilità, anche se questo, ad onor del vero, non si vede come sia possibile, ma a quanto sembra anche altri dirigenti, spesso notano la sua assenza non tanto a Milanello, ma a livello decisionale, soprattutto con i giocatori, sui quali dovrebbe avere un ascendente che non ha nessuno. E invece, latita anche e forse soprattutto in quello.
Zlatan non è contento, vuole di più?
Eppure i rapporti con gli altri manager della società rossonera, a quanto si dice, non sono così disastrosi. Lo svedese è un manager nato, sa parlare e proporsi molto bene, ma, a quanto trapela da alcune parti, sembra che sia lui stesso non pienamente soddisfatto del ruolo che occupa all’interno della società. Pensava di fare e poter agire in modo più incisivo e determinante, ma non è così.
Credeva che dopo Cardinale ci fosse lui, che potesse essere davvero il boss, come spesso ama ripetere e ha detto scherzando, ma neanche tanto, a Boban in diretta televisiva prima di una gara. E invece pare che non sia così, anche perché non è del tutto contento e chi lo conosce bene, potrebbe anche decidere di arrivare a prendere una decisione clamorosa, ovvero salutare tutti e andare via.
L’unica cosa che lo frenerebbe è l’ascesa di Maximilian nel settore giovanile, il figlio di cui tutti parlano benissimo, a prescindere che il padre sia un certo Zlatan Ibrahimovic. Ogni tanto prende e riappare, ma fa altrettanto sparendo e passando gran parte del tempo proprio a vedere il figlio agli allenamenti.
Chi lo conosce bene, sembra che si sia dato del tempo per decidere per bene quello che vuole fare, anche perché pensava di poter essere più determinante, ma a volte le sue decisioni e le scelte non vengono prese in gran considerazione. E a uno come Ibrahimovic questo genere di cose non è che vadano tanto giù e soprattutto per il sottile. Potrebbero esserci novità a breve sul fronte dirigenziale rossonero.