Un momento non facile per la Joya che deve ritrovarsi ma che è tornato a pensare all’offerta araba, nel frattempo la società lavora su altro
Dal più ricco al più economico. Da quello a cui tanti chiedono i miracoli a quello su cui tanti cominciano a puntare. Paulo Dybala e Niccolò Pisilli, rappresentano le due facce della Roma attuale.
Il giocatore più osannato e quello più giovane che tanto si sta mettendo in luce. Da una parte il presente, dall’altra il futuro luminoso e radioso. Ma siamo così sicuri che il più grande ed esperto non possa ancora dare luce alla squadra e a una tifoseria che crede molto in lui? Tanti pensano di sì, lui, la Joya, qualche piccolo dubbio in effetti comincia ad averlo. S’impegna tanto e vorrebbe fare di più, ma quell’addio di De Rossi e l’arrivo di Juric l’hanno un po’ tramortito.
Quelle due panchine, non che abbiano abbassato o spento l’entusiasmo, ma c’è una strana atmosfera attorno a questo ragazzo, soprattutto all’interno della società. Sa bene che il rinnovo è condizionato, volente o nolente, alle presenze che riesce a collezionare. Un rinnovo automatico che lo porterebbe a guadagnare oltre 7 milioni di euro a stagione fino al 2027. Un problema per la società che si è imposta un rigido andamento sugli ingaggi.
Il primo indiziato è Dybala, ma non è che Cristante o Pellegrini debbano stare più tranquilli. Il problema è che Dybala ha dato il via libera a parlare con i suoi procuratori ma è altrettanto vero che il primo e timido approccio di Ghisolfi per spalmare lo stipendio e arrivare fino al 2028 o anche più in là non è che abbia sortito l’effetto sperato. Tutt’altro.
Gli arabi vogliono Paulo, Pisilli il rinnovo
Per il momento le parti ancora stanno parlando, ma la Roma se vuole trattenere l’argentino e pensare di farne un simbolo dovrà cambiare atteggiamento e prospettive, soprattutto sull’ingaggio. Dybala si è messo nelle condizioni di poter guadagnare di meno, passando dai 6 attuali al massimo a 3-3,5 l’anno, non certo i 2 o giù di lì che paventa la Roma.
A risuonare e non potrebbe essere altrimenti è l’offerta araba che ancora è lì pronta per essere afferrata di nuovo: 25 milioni l’anno per tre anni. Una visione differente, tanto che se le cose restano ancora in questo modo invece che a giugno l’addio della Joya potrebbe anche essere anticipato a gennaio.
Completamente differente il discorso per Niccolò Pisilli. Per il giovane talento della Roma, la situazione è in discesa soprattutto per il rinnovo. Allo stato attuale guadagna 90.000 euro ed è lo stipendio più basso di tutti, a maggior ragione dopo che ha avuto non solo la convocazione ma anche il debutto con la nazionale di Spalletti.
Le cifre non sono quelle di Dybala, ma il primo milione dovrebbe arrivare a guadagnarlo, anche se su di lui si sta cercando di fare un discorso molto particolare. E’ giovane e bisogna fare attenzione anche perché di esempi di ragazzi che non hanno saputo reggere la pressione e le responsabilità ce ne sono. Con pazienza e lungimiranza, il rinnovo arriverà, magari a piccoli ma decisi step, ma per Niccolò Pisilli arriverà.