Paulo Fonseca in difficoltà sulla panchina del Milan, per il tecnico portoghese arriva la bocciatura definitiva in diretta
Sabato di campionato a tinte forti, quello che apre il programma dell’attesa ottava giornata di Serie A. Tra le tante sfide fondamentali per l’alta classifica, in campo alle 18 Milan e Udinese a San Siro, un appuntamento nel quale per i rossoneri c’è un solo risultato a disposizione per scacciare almeno temporaneamente le recenti polemiche.
La partenza stagionale del Milan, per usare un eufemismo, non è stata entusiasmante, anzi. Il bilancio delle prime nove gare in tutte le competizioni parla di tre vittorie, due pareggi e quattro sconfitte. Un rendimento assai lontano da quello che addetti ai lavori e ambiente si aspettavano. E vari spunti polemici non sono mancati in queste settimane, non risparmiando nessuno all’interno del Milan.
Sotto accusa tutti, a cominciare dall’allenatore Paulo Fonseca, proseguendo ai giocatori e alla società, per le scelte di mercato e non soltanto. Una delle regole non scritte del calcio, comunque, piaccia o meno, è che quando le cose non vanno bene, il primo a pagare sia il tecnico. Ecco perché la posizione del portoghese, nonostante le sue responsabilità siano limitate e stia cercando di metterci del suo, è a rischio. E lo sarà per davvero nell’immediato se non dovessero arrivare risultati apprezzabili.
Nelle prossime settimane, Fonseca è consapevole di giocarsi moltissimo. Ma per lui, in live su Controcalcio, arriva già una bocciatura irrimediabile.
Milan, Camelio a gamba tesa contro Fonseca
Non usa parole tenere nei confronti del tecnico lusitano, per niente, Enrico Camelio, che in diretta sul nostro canale Twitch ha già stroncato l’esperienza milanista di Fonseca.
Il nostro opinionista va all’attacco in questo modo: “Se sei leader e ce l’hai, è un conto, se scimmiotti atteggiamenti che non ti appartengono, facendo lo spavaldo quando non hai la presenza per farlo, perdi la presa sullo spogliatoio. Fonseca è una persona molto educata, ma è un soggetto. In una classe scolastica, sarebbe quello che viene messo in mezzo a suon di scappellotti”.
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Dichiarazioni forti che secondo l’opinionista chiariscono il ruolo poco credibile di guida dell’ambiente Milan e dello spogliatoio da parte dell’allenatore ex Roma. Ma la risposta principale, come spesso accade, spetterà al campo.