Il tecnico nerazzurro ci spera tanto anche perché vorrebbe dare l’assalto alla Champions e si augura di anticipare la mossa di giugno
Un filo che non si è mai interrotto. Un rapporto più tecnico che umano, ma tra Inzaghi e Milinkovic-Savic il feeling è senza dubbio eccezionale, cresciuto ed evoluto proprio alla Lazio.
Era sicuramente uno dei giocatori che l’attuale allenatore avrebbe fatto carte false per portarlo a Milano, ma sapeva benissimo che i soldi in casa nerazzurra non era molti e Lotito, poi avrebbe sparato cifre assurde. Ma le cose sono cambiate, nonostante il centrocampista serbo sia in Arabia e guadagna molti soldi.
Inzaghi ha avuto una piccola soffiata che il serbo stia pensando timidamente a come tornare nel calcio che conta perché lì dove gioca non si trova male, ma è un ragazzo ambizioso e un po’ di calcio ad alto livello gli manca e, sotto sotto, non avrebbe sgradito l’idea di tornare in anticipo in Europa dopo aver incassato 50 milioni di euro in due anni.
La novità è che Inzaghi avrebbe sentito Milinkovic-Savic, magari, solo perché hanno un buon rapporto ed è stato un contatto del tutto amichevole, ma quando c’è di mezzo il tecnico nerazzurro non è così scontato anzi, qualche battuta ci potrebbe essere stato conoscendo anche il rapporto diretto che c’è sempre stato tra i due protagonisti.
Sergej Milinkovic-Savic gioca nell’Al-Hilal e non si trova male, ma sta cominciando ad avere l’idea di rientrare in un calcio dove c’è ambizione e la possibilità di misurarsi in un palcoscenico dove ci sia la Champions League, in effetti qualcosa gli manca da quel punto di vista anche perché, lì dove si trova, non gli manca nulla ma i tanti soldi che prende ogni mese, quasi 2 milioni, non stanno compensando la voglia di tornare importante e di livello.
E Simone Inzaghi, quasi abbia captato qualcosa, ha inviato segnali e ha fatto capire che lui farebbe carte false per riportarlo in Italia. Di sicuro l’ingaggio è proibitivo, ma è lo stesso giocatore serbo che, pur di tornare nel calcio che conta, è consapevole che deve fare qualche sacrificio importante, anche se bisogna sempre vedere che tipo di situazione decide di prendere.
Un conto è rinunciare a 15 milioni e andare a guadagnare un ingaggio di 8, un altro è lasciare 20 milioni. E bisogna vedere come e cosa ne pensa l’Al-Hilal. A Marotta è un giocatore che è sempre piaciuto da matti, tanto da provarci già quando era alla Juventus. E’ una partita a scacchi e una situazione molto particolare che deve governare solo Milinkovic-Savic.
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