L’attaccante giallorosso non è contento e più passa il tempo, più sembra rimpiangere l’offerta monstre araba
Una situazione che sta diventando sempre più pesante e contorta. A questo punto della stagione Paulo Dybala pensava di essere più avanti, di avere più entusiasmo e di poter fare la differenza. Aveva detto no agli arabi perché credeva di poter fare qualcosa di più, ma non certo quello che sta facendo vedere, ovvero quasi nulla.
L’entusiasmo di aver detto di no agli arabi e di aver creato euforia tra i tifosi della Roma è ormai un lontano ricordo, seppur siano passati oltre due mesi, non tanto tempo. Ma la Joya è tutto che il ritratto della felicità o quanto meno quella che aveva provato quella famosa giornata e soprattutto sera d’estate quando sotto casa sua si presentarono tanti tifosi per festeggiare il rifiuto ai 25 milioni di euro a stagione.
Ebbene, da quel giorno, dove il ragazzo ha mostrato attaccamento alla maglia e a una tifoseria che l’ha issato a idolo, di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia e pensava di poter incidere di più e di poter fare qualcosa di diverso, ma la situazione non cambia e non sta andando come desiderava.
Da qui le riflessioni, inizialmente timide e neanche tanto asfissianti, ma invece ora si fanno più presenti con un pizzico di rimpianto per quello che poteva essere e non è stato. Poi ci si è messa anche la situazione societaria con l’esonero di Daniele De Rossi e l’arrivo di Juric. Le cose non sono andate per il meglio anzi, su sei partite giocate con il nuovo tecnico, due sole le ha fatte da titolare e, tranne quella con l’Udinese, tutte le altre sono state prestazioni opache.
Un rinnovo in salita e un addio quasi scontato
Paulo non è contento. L’argentino sa molto bene il futuro non può non essere condizionato dalle presenze che riesce ad inanellare sul campo. Non ne mancano tantissime, ma se il ritmo è questo, lo scoramento aumenta. Ma non è tanto e solo questo. Il rinnovo automatico lo porterebbe a guadagnare oltre 7 milioni di euro a stagione fino al 2027, ma è altrettanto vero che l’approccio della società a ritrattare la situazione non è che gli piaccia granché.
La Roma avrebbe intenzione di offrire e spalmare lo stipendio per i prossimi anni partendo da una base di circa 2,5/3 milioni di euro, ma forse a 3 nemmeno ci arriva, e questo, se pensa ai 25 milioni di euro a stagione per tre anni, non lo fa stare benissimo. Tutt’altro. Non pretende quelle cifre, naturalmente, e lo sa bene, ma nemmeno rinunciare al 50% del suo attuale ingaggio.
Non essere titolare e non incidere non lo fa stare bene, ma nemmeno l’atteggiamento della società. L’idea potrebbe essere quella di andare via a gennaio e sarebbe clamoroso, dopo il rifiuto agli arabi che, strano a dirsi, ma sono sempre lì, o meglio se Dybala dovesse fare un cenno, probabilmente si rifarebbero sotto, magari non alle stesse cifre, ma sicuramente più alte di quelle che propone la Roma.
Lui intanto si allena e si mette a disposizione di Juric, col quale non è che sia scattato un gran feeling, ma se davvero dovesse tornare De Rossi, allora le cose potrebbero anche cambiare con Dybala che potrebbe rivedere determinate posizioni, anche se lo stesso ex tecnico, sinceramente, non è che scoppiasse di gioia per come Paulo era rimasto e tutto quello che si era creato. Un bel rompicapo che solo la Joya può risolvere.