Una società in totale confusione con la proprietà americana che sembra non solo in difficoltà, ma lontana anni luce dai problemi
Giornate roventi, infuocate e praticamente ai confini della realtà. I tifosi della Roma sono quasi increduli per quello a cui stanno assistendo da qualche mese a questa parte. L‘esonero di De Rossi, soprattutto per come è avvenuto, è stato l’inizio della fine.
Da quel momento in poi, sul campo e in società, la Roma se non è sparita, quasi. Confusione, disorganizzazione e nessuno che dice nulla anzi si persevera sul caos che si sta generando da mesi. L’arrivo di Juric non ha cambiato nulla anzi, ha pratiacamente peggiorato una situazione che sembra sempre più imbarazzante.
Il tecnico, dopo un avvio decente con quella partita vinta per 3-0 sull’Udinese, nonostante dicesse che la squadra lo seguisse ed era sulla buona strada, le prestazioni e quello che si vedeva in campo, dicevano l’esatto contrario. La debacle di Firenze, con la squadra che ha perso per 5-1, è stata la dimostrazione di una situazione che non fa che peggiorare giornata dopo giornata.
Il tecnico non è accettato dall’ambiente, contestato dalla tifoseria, nonostante sia arrivato da appena un mese, e questo è già un record, amaro, ma nessuno si era mai spinto tanto. E ce ne vuole da non colpevole, perché è l’ultimo che ha delle responsabilità su questa situazione, a fare di tutto per cercare di esserlo, con frasi e concetti che hanno mandato su tutte le furie tifosi e anche giocatori. Lo spogliatoio, anche se dice il contrario, non lo può vedere ed è un dato altrettanto incontrovertibile. Insomma, una situazione a cui bisogna porre rimedio.
La partita con la Fiorentina e l’atteggiamento della squadra impostata da Juric, quei cambi nel primo dopo appena venti minuti, hanno acceso anche i Friedkin che non pensavano che la situazione fosse così seria e ci fosse una crisi così profonda. Nonostante abbiano confermato il tecnico, si sono resi conto che non si può continuare su questa strada, ma non potevano mandare via Juric a pochi giorni da un’altra gara se non prima aver fatto un giro d’orizzonte con altri tecnici e studiato per bene la situazione.
E’n difficile per loro tornare indietro sui loro passi richiamando De Rossi o quanto meno farlo subito, soprattutto dopo quel comunicato delirante che annunciava l’arrivo di Juric, la scelta su questo tecnico e la voglia di conquistare trofei, cosa che l’allenatore croato non ha mai fatto in vita, né sa come fare. E così, ci sarebbe stato un contatto con Roberto Mancini che, smentisce, ma allo stesso tempo non sembra voglia immergersi in una situazione così caotica e rischiosa.
Ivan Juric è stato confermato, ma per lui si tratta quasi di un’ultima spiaggia e questo appare già imbarazzante visto che è un tecnico arrivato un mese fa, bene o male. Se col Torino non dovesse andare bene, verrà esonerato senza se e senza ma. Stessa cosa avverrà per la partita successiva, insomma, se non è fuori, quasi.
Al suo posto, Mancini e altri tecnici contattati a parte, la soluzione più logica e sbrigativa è la coppia di romanisti De Rossi e Ranieri, con il primo che avrebbe avuto l’idea di consigliare il secondo (al quale è legatissimo) semmai dovesse rientrare. Non era (non è) così scontato che Daniele dica di sì ad un suo ritorno, ma se ci dovesse essere Ranieri, allora a quel punto sarebbe più facile il suo ritorno alla Roma. E’ solo questione di tempo.
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