La proprietà americana vuole provare a rimediare e si sta convincendo a puntare su un tecnico e un dirigente importante
Una scenario apocalittico. E’ quello che si sta verificando alla Roma da qualche tempo a questa parte: disorganizzazione, confusione e una programmazione vicina allo zero o quanto meno non professionale e moderna. E’ l’attuale Roma di Dan Friedkin.
I tifosi non ne possono più e nemmeno l’esonero di Ivan Juric sembra aver tranquillizzato l’ambiente giallorosso che è sempre più vicino a un vulcano che erutta. La partita col Bologna, ma anche quella con l’Union SG in Europa, per non dimenticare Verona e Firenze hanno dimostrato che la squadra non seguiva l’allenatore e l’esonero dopo la sconfitta col Bologna è stata tardiva.
Ora si cerca di rimediare a questa situazione che è veramente grottesca. Dopo De Rossi, Juric adesso si cerca un terzo allenatore e la cosa più bella di tutte è che i Friedkin ancora non hanno la minima idea di cosa si deve fare e soprattutto con chi. O meglio, si sono affidati ad un’agenzia di procuratori che sta sondando il mercato. L’idea degli americani è quella di rompere gli indugi e di andare a dama con un tecnico importante e di lunga durata, ossia un progetto che riparte per l’ennesima volta.
Gli americani vorrebbero assecondare la piazza e qualche esperto di mercato, andando a prendere un tecnico italiano come Roberto Mancini, ma quest’ultimo ha chiesto un ingaggio di 6,5 milioni di euro per due anni. Sulla lista sono finiti anche Ranieri, Terzic e Lampard, ma occhio alle sorprese e alle continue consultazioni e sondaggi, come quello che è stato fatto indirettamente con Allegri e Ranieri.
Dopo mesi di silenzio e di assenza, i Friedkin si sono resi conto che non solo bisogna prendere un allenatore ma anche un dirigente che sia presente e che sia soprattutto carismatico. Una figura che è totalmente mancata a Trigoria da quando ci sono i Friedkin, anche perché quando c’era Lina Souloukou, con tutto il rispetto, era come se non ci fosse, soprattutto a livello tecnico e carismatico.
Ed è per questo che il presidente ha deciso che è arrivato il momento di cambiare rotta. Sul taccuino c’è Fabio Paratici, il suo nome sarebbe in cima alla lista e avrebbe già parlato con la proprietà americana per capire il da farsi. Se Friedkin decide che sarà lui e si affiderà all’ex juventino, allora si partirà con Paratici. E, nonostante la squalifica per i fatti della Juventus, che è di 30 mesi, ma dopo il ricorso fatto alla Fifa, l’ex dirigente può fare il consulente esterno, lui è pronto.
Una rivoluzione vera e propria, ma basterà? Per il momento la Roma paga due allenatori che non sono sulla panchina per un totale di 22 milioni di euro. Un’enormità. Avanza Mancini, ma dietro di lui ci sono Lampard, Terzic e anche Ranieri con un sondaggio fatto per Allegri.
La voglia di prendere qualcuno d’importante c’è, ma la confusione regna sovrana, solo un uomo che sa di calcio e sa come muoversi potrebbe mettere ordine e Fabio Paratici, come anche Gian Paolo Montali, che potrebbe venire con lui, sarebbero le persone giuste.
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