Lautaro Martinez continua a far discutere, e non solo per il suo futuro: stavolta il suo nome ha scatenato il caos in diretta
Non ci sono dubbi sul fatto che Lautaro Martinez sia uno dei centravanti migliori calciatori di Serie A e uno degli attaccanti più forti in Europa. La scorsa stagione ha consacrato un bomber capace di trasformare in oro qualsiasi pallone arrivi dalle sue parti, nel suo terreno naturale, l’area di rigore.
Ma il Toro non è solo gol, alcuni anche bellissimi, come quello che gli ha permesso di entrare nella storia e raggiungere Maradona al quinto posto dei cannonieri dell’Argentina – una sforbiciata splendida su assist di Lionel Messi. Lavora tanto spalle alle porta, lancia i compagni, è uno sfogo al possesso palla basso dei suoi ed è un leader incredibile, capace di trascinare tutto il gruppo a grandi successi.
Non può essere un caso se con lui l’Inter continua a portare coppe in bacheca ogni anno, anche perché la dimostrazione è arrivata in maniera decisamente netta con la sua Nazionale. La vittoria dei Mondiali l’ha visto come comprimario di lusso in un gruppo atomico, poi ha espresso tutte le sue qualità e la sua leadership in Copa America, imponendosi come capocannoniere del torneo.
Enerix confuso su Lautaro Martinez: l’errore in diretta
Enerix è uno dei volti più seguiti durante la diretta di Controcalcio e spesso le sue esternazioni fanno discutere la chat e tutti gli spettatori. È un milanista dichiarato e convinto, per cui spesso non osa riservare parole al miele nei confronti di tutto ciò che riguarda l’Inter e i suoi calciatori migliori, tendendo a sminuire la forza dei nerazzurri.
In realtà, nelle ultime ore è stato inchiodato sul profilo Instagram di Controcalcio con una coppia di clip parecchio divertente. Nella prima dice a chiare lettere a Fabio Bergomi che “l’unico fenomeno che ha è Lautaro”. Nel video dopo, però, esclama senza mezzi termini di non aver mai detto che l’argentino è un fenomeno.
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Insomma, non proprio il massimo a livello di coerenza, anche perché è lui spesso il primo ad accusare i suoi compagni di viaggio di non essere il massimo dell’affidabilità nei loro giudizi.