Il talento argentino è alle prese con i suoi soliti fastidi nonostante le coccole di Ranieri, ma se dietro invece ci fosse dell’altro?
E’ il grande dilemma di Claudio Ranieri. E da un certo punto di vista il grande cruccio. Mai nessun allenatore, da Mourinho a De Rossi fino a Juric si è sbilanciato in modo così incredibile nei confronti di Paulo Dybala. “Per me giocherebbe tutte le partite, dal primo all’ultimo minuto”, così il nuovo tecnico ha parlato dell’argentino.
Una vera e propria dichiarazione d’amore che nessuno aveva mai fatto fino adesso, guidando la Roma dalla panchina. Anzi, fino adesso, e soprattutto ultimamente, era quasi visto come un fastidio. E invece per Ranieri è il giocatore più importante, quello su cui puntare.
E in questi primi giorni di Trigoria, l’allenatore ci ha parlato, se l’è coccolato fino allo svenimento quasi. E Dybala, contento sì, naturalmente, non è che però abbia dato una reazione d’orgoglio e abbia comunque stretto i denti vista l’importanza della gara all’orizzonte come quella del Napoli. Non è che abbia fatto di tutto per recuperare e fare in ogni modo per stare in campo. Da quello che arriva non è così.
Il giocatore si è allenato a parte, spera di poter essere in grado di recuperare, ma quel fastidio persiste. Gli esami non hanno evidenziato nulla di che, praticamente niente, ma lui insiste nel sentire qualche fastidio di troppo. E chissà se Juric, nella sua infinita sincerità, non avesse detto la verità, ovvero che Dybala non ha nulla, ma ha avuto talmente tanti problemi in carriera che al minimo fastidio alza la mano e si arrende?
E se fosse tutta una strategia? E se partisse proprio da Dybala la voglia di ritirarsi piano piano addirittura per non raggiungere il famoso tetto delle partite che gli mancano per attivare il rinnovo automatico. E fare in modo che si possa slegare a gennaio e abbracciare il mondo arabo e soprattutto i quasi 30 milioni a stagione per i prossimi tre anni? E’ una possibilità, anche perché questi mesi di Roma se li aspettava in maniera completamente diversa.
Da quando ha detto no alla faraonica offerta araba, la gente romanista è impazzita, lui si è entusiasmato dando un bellissimo messaggio che i soldi non sono tutto, c’è la maglia e la voglia di divertirsi. Ma poi alla fine cosa gli è rimasto in mano? Nulla anzi, tanti problemi e due esoneri, l’ultimo, poi, di un allenatore che neanche lo stimava così tanto. E allora ecco che cominciano a intensificarsi i malanni (e forse non è una coincidenza ndr).
Se fosse davvero così, sarebbe una grande delusione per tanti tifosi della Roma. L’ultimo, ma solo in ordine di tempo perché è arrivato da poco, ma subito si è sbilanciato su di lui, quasi venerandolo, è Claudio Ranieri.
Non sarebbe molto carino adottare questa specie di strategia, non stringere i denti volutamente per cercare di arrivare a uno strappo a gennaio, quando c’è un tecnico che è appena arrivato e ti mette al centro del progetto. I prossimi giorni, soprattutto le prossime ore diranno la verità su questo ragazzo che ha la faccia di quello buono e bravo, ma che potrebbe nascondere delle insidie.
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