Non ha mai smesso di pensarci, con la Roma tatuata nel cuore e adesso la possibilità di rientrare non è più una chimera grazie a Ranieri
Rientrare dalla porta principale non solo come Francesco Totti, ma come ritorno di una figura storica che potrebbe dare tanto alla squadra e alla società come dirigente. Una bandiera come lui non ha mai smesso di pensarci e adesso che è tornato uno come Claudio Ranieri, il sogno è davvero possibile.
Il suo ritiro è stato traumatico anche se sentito e seguito da tutti i tifosi della Roma, la sua esperienza dirigenziale è stato accalorata ma rapida, troppo rapida. Due anni col sogno di poter incidere sulla squadra ed essere decisivo nelle decisioni, invece niente di tutto questo, tanto che appena l’ha capito ha fatto i bagagli e salutato tutti senza rancore, quasi.
Era la fine di un’epoca, quasi al tramonta l’era Pallotta, ma Francesco, una bandiera come lui, non ci stava nel club solo perché si chiamava Totti e dava un’immagine della società a livello internazionale. Voleva incidere di più, ma non in quanto Totti, solo per mettere a frutto la sua conoscenza calcistica e il suo sapere per la società. Si dice che sia molto bravo a dialogare con i giocatori ma anche a scoprirne di nuovi.
Su di lui uno come Bruno Conti è pronto a scommettere a occhi chiusi. E quello che più colpisce da un certo punto di vista, soprattutto sull’attualità è che quando andò via dalla Roma con lui, seppur per motivi diversi, lasciò anche Claudio Ranieri che era venuto in soccorso della squadra a marzo del 2019, proprio chiamato dallo stesso Totti a salvare la baracca. Proprio come adesso
Ranieri lavora sotto traccia per il capitano
Appena rientrato Ranieri, oltre ad occuparsi della squadra, sotto traccia lavora e pensa già al futuro. Sa bene che ci vuole qualcosa di diverso all’interno della società che ora all’esterno, con questa proprietà americana, è vista in maniera fredda e asettica, distante e poco incline al romanticismo. Ecco, Ranieri vuole cambiare questa tendenza e vuole che Friedkin ne faccia parte integrante. Per farlo però ha bisogno di portare all’interno della società bandiere che hanno peso, che conoscono l’ambiente e che hanno un rapporto speciale con la tifoseria.
Per questo, oltre a far rinascere la squadra, sta lavorando in grande segreto per riportare Francesco Totti, Daniele De Rossi e anche gente come Giuseppe Giannini, e non solo alla Roma. Una Roma fatta di romani, bandiere attaccate al club come nessuno. “Un mio ritorno? Deciderà mister Ranieri, con lui non ci siamo sentiti….”, ha detto Totti direttamente da Dubai. Ma la sua è una bugia innocente. I due si sono sentiti, solo, al momento, per farsi auguri e complimenti.
La verità è che Ranieri appena ne avrà la possibilità e acquisirà ancora più potere e controllo, comincerà seriamente a lavorare sulla possibilità di far rientrare Francesco Totti alla Roma, una delle poche se non l’unica condizione per i Friedkin di rientrare nel cuore dei tifosi, altrimenti sarà dura. E soprattutto per dare una mano a Ranieri per far tornare la Roma tra le grandi.