L’attaccante argentino sente di nuovo la fiducia e gli basta continuare ancora per poco per avere il prolungamento e Ranieri ha un’idea
Paulo Dybala c’è, e risponde presente. Sente la fiducia come non mai, l’attaccante argentino e vuole ripagare tutto cercando di fare prestazioni convincenti e vincenti sul campo. Nonostante qualche dolorino che persiste, vuole stringere i denti e mettersi a totale disposizione di Ranieri.
Gli abbondanti e convincenti quarantacinque minuti giocati contro il Tottenham hanno spinto Ranieri a osare e andare avanti nella direzione che ha imboccato sia lui che lo stesso giocatore che, forse, non avverte questa fiducia così totale sin da quando c’era Mourinho che quasi tutto gli concedeva e anche per questo la Joya cercava di dare tutto anche quando non ne aveva.
E si sta sentendo nello stesso identico modo di quando c’era il tecnico portoghese. Chi sta vicino all’argentino mormora che Paulo abbia sentito Mou qualche settimana fa proprio nei giorni che era arrivato Ranieri nella Capitale e lo Special One l’ha non solo tranquillizzato, ma gli avrebbe suggerito che con il nuovo allenatore si sarebbe trovato a meraviglia. E così sta avvenendo.
Per questo Dybala si sente come rinato, ma adesso deve cercare di fare la differenza e salire in cattedra come solo lui sa e può fare. Ed è proprio su questo su cui punta tantissimo l’allenatore che già qualcosina ha ottenuto dalla squadra, innanzitutto l’attenzione, ma anche e soprattutto l’abnegazione il sacrificio, almeno a vedere come è stata interpretata sull’impegno la gara di Napoli e la conferma in crescendo in Europa League col Tottenham.
A passi spediti sul rinnovo, Arabia permettendo
Sin dal suo primo incontro con i Friedkin, Ranieri è stato chiaro sul futuro di Dybala e su quanto ci avrebbe voluto puntare. E sta mantenendo la promessa. Claudio Ranieri si è esposto in prima persona sull’argentino e questo la Joya l’ha capito benissimo, tanto che sa altrettanto bene che il rinnovo è davvero vicinissimo visto che mancano appena sette gare da 45 minuti, visto che ne ha già disputate otto. Ed è anche questo un altro chiaro segnale che ha inviato Ranieri all’argentino stesso ma soprattutto alla Roma.
Paulo questo l’ha capito, come ha intuito benissimo che Ranieri per il prossimo anno punta ancora su di lui, altrimenti non farebbe tutto quello che sta facendo. Insomma, Ranieri crede ciecamente in Dybala e nei giocatori che possono garantirgli il salto di qualità istantaneo, come la Joya ma anche lo stesso Hummels. Ranieri, inoltre, per accelerare il discorso con Dybala ha in mente una novità intelligente, ma bisogna vedere se l’attaccante è d’accordo.
Da controllare e monitorare ogni giorni c’è la situazione relativa ai “dolorini” che avverte Dybala e in parte anche all’Arabia che non mollano la presa, soprattutto a gennaio. Juric in merito a questo non fu molto carino facendo capire che il giocatore non aveva nulla ma che, essendo abituato ai problemi, al minimo fastidio anche se non è nulla, si ferma. Una sorta di malato immaginario. E quell’accostamento e quelle parole non le ha mandate giù l’attaccante.
L’ex tecnico romanista aveva sicuramente esagerato anche se un filo di verità l’aveva detto. Ranieri ha un approccio del tutto diverso, ed è per questo che vorrebbe suggerire al ragazzo di farsi guidare da qualcuno che gli ridia la fiducia e la consapevolezza del suo fisico e che scacci via i timori e le paure di rifarsi male anche quando pensa di avere qualcosa, quando in realtà non c’è granché ed è solo paura.
Un tutor, una sorta di mental coach che guidi Paulo e gli dia l’ultimo sprint che serve per tornare grande a tutti gli effetti.