Thiago Motta è finito nel mirino in diretta dopo i tre pareggi consecutivi: attacco clamoroso, le sue parole stroncano l’allenatore bianconero
Settimo posto in classifica con 26 punti, sei in meno del Napoli capolista e cinque da recuperare sull’Atalanta. E, come se non bastasse, due sotto Inter e Fiorentina, entrambe con una gara in mano, di fatto lo scontro diretto sospeso domenica al Franchi per il malore di Bove.
Il campionato della Juventus non è stato certo esaltante fin qui: unica squadra imbattuta della Serie A, certo, ma sulla classifica di bianconeri pesano oltremodo gli otto pareggi nelle 14 gare disputate fin qui. Ben oltre la metà, un vero e proprio handicap considerato come nell’era dei tre punti un pari equivale a due punti persi piuttosto che ad uno guadagnato.
Nelle ultime tre gare tre pareggi tra campionato e Champions League ed appena un gol segnato, quello di domenica contro il Lecce. Decisamente troppo poco per una squadra che aveva ben altre ambizioni ad inizio stagione e decisa a puntare per il titolo. Ed invece gli infortuni in serie hanno da un lato messo in difficoltà Thiago Motta ma dall’altro anche creato un alibi sempre più fragile.
Juventus, l’analisi di Viviano sul momento bianconero
La situazione in casa bianconera è stata affrontata anche nell’ultima live di Controcalcio, il programma di Controcalcio Tv, il canale sportivo più visto in Italia sulla piattaforma Twitch. Ospite d’eccezione Emiliano Viviano che ha detto la sua sui bianconeri e sul tecnico.
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“La realtà dei fatti è che oggi il lavoro di Thiago Motta è insufficiente, ma non a livello di risultati, perché siamo lì, non bene né male” ha sottolineato l’ex portiere. “Il problema è che si ingaggia un tecnico per un determinato tipo di gioco e per dare un’impronta alla Juventus e questa impronta oggi non c’è” ha poi aggiunto.
Viviano, poi, ha sottolineato il problema relativo alla mancanza di un centravanti, soprattutto dopo l’infortunio di Vlahovic che – unito all’assenza atavica di Milik – ha privato di Motta della punta centrale. “Nel 2024 pensare che una società importante come la Juventus si trovi, non per scelta, senza un altro attaccante, io non ci credo. Questa cosa è stata valutata e scelta: non so da parte di chi, ma sono convinto che è stata scelta perché non è possibile“.