Le dichiarazioni di uno dei dottori che seguono i biancocelesti hanno fatto il giro del web e delle tv, lui chiarisce ma il dubbio resta: ecco perché
Una storia che ha qualche anno, ma come al solito nel calcio le situazioni poco dubbie alla fine tornano sempre. In un modo che poi rischiano di creare più di qualche apprensione e dubbio, a maggior ragione dopo quanto accaduto a Edoardo Bove.
In questi giorni così turbolenti e pieni di preoccupazione per quanto avvenuto in campo al giocatore della Fiorentina, ma di proprietà della Roma, si sono espressi tanti pareri da parte di medici autorevoli ed esperti di medicina sportiva e cardiologia, con ognuno di loro che ha dato la propria opinione in merito.
Tra questi anche il professore Ivo Pulcini, medico storico della Lazio, che ha dato il suo parere da esperto su quanto è avvenuto, su quello che potrà accadere da qui in avanti e anche su come vengono fatti i controlli e quanto siano scrupolosi quelli fatti in Italia. Uno dei motivi per cui Eriksen, dopo quello che gli è capitato agli Europei del 2021, dall’Inter, che era la proprietaria del cartellino, uno volta installato nel suo corpo un piccolo defibrillatore non ha più potuto giocare in serie A perché i regolamenti italiani lo vietano.
Cosa che non succede in Italia perché non è consentito e perché nel nostro paese gli esami dal punto di vista della medicina sportiva soprattutto sono molto meticolosi. E tra questi controlli, lo stesso Pulcini ha raccontato un retroscena di cui tutti erano a conoscenza, ovvero di un calciatore che era stato accostato alla Lazio, aveva praticamente firmato per i biancocelesti ma alla fine non venne più ingaggiato perché non superò le visite medice per qualche piccolo problema.
Storia e soprattutto parole che il medico laziale ha raccontato al quotidiano “Il Messaggero”, non facendo nomi di giocatori, ma rivelando che c’è un calciatore importante in serie A che non ha avuto l’idoneità. Il riferimento, anche se non sono stati fatti nomi, è andato a Pavlovic, ora al Milan ma nel 2019 vicinissimo alla Lazio, talmente vicino che aveva firmato il contratto che non venne convalidato (era di proprietà del Partizan Belgrado ndr) perché non superò le visite mediche che vennero anche ripetute per avere maggior certezza.
Ora a distanza di tempo lo stesso giocatore è stato ingaggiato dal Milan nell’estate del 2024, con il diesse Igli Tare che proprio qualche mese fa a Sky raccontò tutto questo, facendo proprio il nome di Pavlovic. Insomma, dopo quanto avvenuto a Bove, la Procura della Federcalcio vuole fare chiarezza, tanto da convocare Ivo Pulcini per la giornata del 6 dicembre in Procura.
Ora si vedrà cosa racconterà Pulcini, anche se lui ha tentato di fare marcia indietro, ma tutto quello che ha raccontato, anche se non ha mai fatto il nome di Pavlovic, fatto mesi fa da Igli Tare, merita una spiegazione in quanto medico, anche perché il dottore biancoceleste, quando vennero fatte le visite mediche a Pavlovic era presente.
Pure il Milan attende che venga fatta chiarezza in qualche modo, anche se il giocatore ha effettuato le visite mediche e sono state superate con successo. Di sicuro ne è nato un bel caos.
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