E’ al centro del dibattito il tecnico milanista, soprattutto dopo il suo sfogo contro l’arbitro La Penna che è stato giudicato un po’ troppo esagerato
Una posizione delicata e una situazione complessa. Per Paulo Fonseca la stagione al Milan non è mai decollata del tutto, fatta eccezione della vittoria al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid, unico acuto degno di nota di un avvio in rossonero non proprio eccelso.
Il cammino del Milan è un po’ troppo altalenante, male come partenza, poi qualche segnale di assestamento, qualche picco come in Champions col Real Madrid (anche se c’è da dire che i rossoneri hanno affrontato gli spagnoli nel loro momento peggiore) e ancora discese pericolose che danno il MIlan già a 12 punti dalla prima in classifica.
Ed è troppo per una squadra che ha il patrimonio tecnico del Milan, nel senso che la distanza a questo punto della stagione rischia di essere disarmante anche per i troppi punti che sono stati lasciati in maniera fin troppo superficiale, per atteggiamento ma anche per qualche decisione tattica da rivedere.
Per non parlare delle parole di Paulo Fonseca sull’arbitraggio di La Penna, che secondo tanti (ed è una sensazione forte) rischia di nascondere altro, un malcontento latente sul quale i direttori di gara c’entrano fino a un certo punto. Ma quelle frasi forti e il tono con cui sono state pronunciate potrebbero costargli troppo. “Sono sempre stato zitto mentre tutti parlano, ora no. Non ho mai discusso degli arbitraggi ma il primo gol è fallo, è chiaro. Contro il Milan non c’è mai un dubbio e non è solo da oggi. Io non ho paura di dire la verità, lo sto facendo“, lo sfogo del tecnico.
Squalifica o multa, ma occhio a Sarri e Allegri
Parole che sono state forti e giudicate esagerate anche dagli organi che devono decidere la posizione del tecnico che adesso rischia seriamente di essere squalificato o comunque sanzione e diffidato per quelle dichiarazioni che sono sembrate esagerate. Si dice che nemmeno i giocatori, pur comprendendo, non abbiano pienamente capito quelle frasi, come se volesse nascondere qualcosa il tecnico.
E in effetti, il Milan da un po’ di tempo a questa parte, al di là di qualche dubbio, non sta girando come dovrebbe. La verità è che Cardinale non è per niente contento e lo stesso Ibrahimovic, che ha sempre difeso Fonseca, resta un’espressione della società e ha spiegato all’allenatore che bisogna assolutamente invertire la tendenza e cominciare a infilare un filotto di partite consecutive, altrimenti si farebbe dura per la conferma.
Nonostante le smentite, il periodo nero di Fonseca ad inizio stagione ha fatto sì che qualche altro tecnico sia stato contattato, come Allegri e anche Sarri (che stuzzica molto Cardinale e Moncada, meno Ibra), ma questo mese di dicembre per Fonseca è determinante per il suo futuro.
La società fa arrivare che non pensa a sostituzioni o ad altri allenatori al posto di Fonseca, ma la verità è che se le cose dovessero continuare così, soprattutto sulle prestazioni, sul gioco e sui risultati cambiare sarà inevitabile.
E già con la Stella Rossa, per poi tuffarsi sul campionato con Genoa e Verona per chiudere con la Roma dove la dirigenza si aspetta punteggio pieno. Altrimenti il panettone potrebbe anche mangiarlo Fonseca, ma rischia di non digerirlo.