L’attaccante giallorosso sfodera una prestazione convincente, segna e fa segnare tanto che il rinnovo è vicino ma il suo agente non smette di lavorare
Dybala–Roma, ma è tutto così scontato e deciso? Ranieri si espone, la Joya segna e sorride, due gol al Parma e dà il là per vincere e convincere. Ma c’è qualcosa che non torna o che qualcuno non dice.
E sembra tanto essere la seconda, più che altro per quello che è già successo in estate con gli arabi che avevano pensato di avere Dybala in mano, con tanto di assenso del giocatore e dell’entourage per poi invece restare con un pugno di mosche in mano. E adesso la situazione sembra quasi analoga.
Da una parte c’è un tecnico, Claudio Ranieri, che spinge e si coccola Dybala, facendolo sentire importante anzi, per la precisione, il più importante della squadra. Dall’altra invece c’è un giocatore come Dybala che segna e sfodera prestazioni convincenti, ma allo stesso tempo c’è anche il suo procuratore, che rappresenta Dybala e non se stesso, che prende un aereo e va a Istanbul a parlare col Galatasaray.
Quello che si sta cercando di dire è che il manager dell’attaccante argentino non è andato a Istanbul in Turchia in vacanza o per sua libera scelta, ci è andato perché ha avuto il via libera dal suo “capo“, ovvero quello che lo paga, Dybala per intenderci, per andare a sentire cosa proponeva il club turco e, a quanto si apprende, non offre poco, ben 10 milioni a stagione per due anni più opzione per il terzo, ma alla Roma, non vorrebbe dare nulla.
Riguardo a quanto potrebbe offrire alla Roma, il club turco non sembra intenzionato a dare granché se non un indennizzo, almeno questo è quello che ha fatto trapelare sia il Galatasaray che il manager dello stesso Dybala. Messa così, è difficile che si possa fare, ma qualcosa che va avanti c’è, eccome, tanto che sembra sia lo stesso Dybala a spingere in entrambe le posizioni: sia che voglia restare ma che allo stesso tempo attenda che qualcosa accada.
Ranieri dal canto suo non ci pensa nemmeno e spinge per far restare l’argentino, ma è uomo di mondo e soprattutto di calcio e anche a lui qualcosa non torna, ma va avanti e non fa altro che far giocare il suo asso che col Parma ha segnato una doppietta e fornito una prestazione convincente. Per quel che riguarda il capitolo rinnovo, mancano sei partite al contratto nuovo che scatta a circa 7 milioni a stagione fino al 2027. E’ una partita a poker e nessuno, per ora, vuol far vedere le proprie carte. Ma il tempo passa.
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