L’ex calciatore e dirigente non riesce a capire cosa stia succedendo: “Ma come si fa a lasciare solo un allenatore in quel modo…”
Un addio triste, ma allo stesso tempo assurdo e “non certo da Milan“. Già perché “il Milan, quello vero, quello che ha una storia, queste cose non le fa, perché non si possono fare…“. Non le manda a dire l’ex portiere e anche ex dirigente della società rossonera Giovanni Galli che proprio non riesce a concepire cosa sia accaduto a Paulo Fonseca e soprattutto per come è stato trattato.
Non ha parole, Giovanni Galli. E lui il Milan, quello di Berlusconi, l’ha vissuto e non riesce a capire cosa sia successo a questa società, “mi dispiace ma proprio non capisco come si possa accettare una cosa del genere”, si chiede l’ex portiere rossonero e anche ex estremo difensore della nazionale italiana.
“Una società, qualsiasi essa sia, difende il proprio allenatore all’infinito, su questo non ci sono dubbi e soprattutto non lo lascia da solo. Io ho trovato assurdo e una grave mancanza di rispetto“, ripete fino alla noia Giovanni Galli che fa parte di un calcio di un certo livello e di un’altra storia. Magari per qualcuno sarà un’altra epoca, ma il calcio e il rispetto, sempre quelli sono, questo è quello che dice l’ex dirigente.
Quanto accaduto subito dopo la partita con la Roma, non è concepibile per Giovanni Galli: “Ricordo che quando hanno preso Fonseca erano tutti perplessi, per me bravissimo anche a insegnare calcio e anche una brava persona, anche se devo dire che la squadra era all’altezza della situazione e per competere per la Champions, e fin qui non ci sono dubbi,. ma se la società sceglie Fonseca andando incontro a tante critiche ha il dovere e la forza di stare vicino al suo alentaore all’infinito…“.
Per l’ex dirigente è un vero colpo basso, proprio non se l’aspettava o forse sì. “La sensazione è che si siano resi conto che non era quello ideale, ma non si può abbandonare in questo modo, da solo, anche perché se hai deciso di cambiare, il progetto se muore deve morire insieme, non certo lui da solo“.
Giovanni Galli ha fatto parte del Milan di Berlusconi, tanto che in maniera amara ricorda: “Quello era il Milan vero, tutti sapevano cosa dovevano fare, c’era un team manager, un direttore sportivo, un allenatore, un direttore generale e il presidente, ognuno di noi, a seconda del problema, sapeva da chi poteva andare, qui dove vanno questi? Ho molto rispetto per Ibra e per Furlani, ma loro sanno cosa devono fare all’interno della società? Da fuori arriva confusione e lo avvertono anche i giocatori“.
“Non c’è chiarezza, manca qualcuno che dice come si devono fare la cose, ma lo dico col massimo rispetto anche perché, sono tutte persone che stimo, ma che da fuori, sinceramente, non si capisce cosa deve fare chi e come, quello che è successo con Fonseca ne è la dimostrazione“, le parole amare di Giovanni Galli il giorno dopo l’esonero strano e in completa solitudine di Paulo Fonseca.
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