Una decisione che sta creando tantissime polemiche all’interno dell’ambiente biancoceleste e che non smette di alzare un polverone pazzesco
Nemmeno il tempo di godersi un po’ di serenità per la vittoria di Cagliari e anche per aver acquistato un centrocampista come Belahyane e un giovane difensore di belle speranza che la Lazio di Baroni deve fare i conti con una decisione inaspettata presa dalla stessa società. E avallata anche dal tecnico, visto che riguarda la sfera tecnica.
E così nel momento più bello di questi ultimi giorni di mercato infuocato e il ritorno alla vittoria su un campo difficile come Cagliari, ecco che arriva la bastonata inattesa. Un fulmine a ciel sereno. Una di quelle notizie che ha letteralmente sconvolto i tifosi, non tanto per l’importanza del giocatore, quanto per essere prezioso in questo momento preciso.
Già perché la Lazio e soprattutto Baroni sono settimane che fanno di necessità virtù visti i tanti infortuni che si ripetono, tanto che anche a Cagliari è uscito malconcio Hysaj che aveva appena ritrovato posto e spazio nella rosa. E l’albanese è un terzino come Lazzari e Tavares che sono pure loro infortunati. Per questo la decisione della Lazio di escludere Luca Pellegrini, altro terzino rimasto a disposizione è apparsa inverosimile.
Baroni, oltre il danno la beffa: ma lui avalla l’esclusione di Pellegrini
Se non ci saranno ripensamenti da qui al 6 febbraio, giorno della presentazione delle liste per la Uefa, Pellegrini sarà da considerare a tutti gli effetti un fuori rosa a cui la Lazio deve non solo pagare lo stipendio ma anche riscattare il suo cartellino dando alla Juventus 4,2 milioni di euro. Un bel danno economico ma anche tecnico, vista la situazione dei terzini all’interno della Lazio.
Baroni non potrà utilizzarlo da qui alla fine della stagione. Una decisione inaspettata che, naturalmente, anche lo stesso tecnico ha avallato prendendosi le sue responsabilità vista la situazione d’emergenza che c’è in difesa sui terzini, con tre su su cinque anzi ormai quattro che sono fuori.
Un silenzio, quello del tecnico e soprattutto della società, che ha alimentato e fatto crescere ogni polemica, anche perché nell’ultima gara Pellegrini era assente per un problema al collo, la versione ufficiale. Magari c’è dell’altro? Si fa avanti la tesi della decisione per motivi disciplinari ma il suo procuratore Raiola smentisce nella maniera più rigorosa possibile. E chiede “chiarimenti alla società“. Anche loro, incluso il giocatore non ne sapevano nulla.