Indiscrezione sull’esonero di Motta: “L’ha cacciato lo spogliatoio”

Thiago Motta dice addio alla Juventus: l’esonero è attualità di queste ore, arriverà Tudor. Ma occhio alle motivazioni della società

Qualcosa si è rotto e ormai era impossibile andare avanti insieme. Manca solo l’ufficialità, poi Thiago Motta non sarà più l’allenatore della Juventus. Nella notte tra venerdì e sabato è arrivata la svolta che molti tifosi aspettavano: la decisione è ormai irrevocabile, l’ex Bologna ha finito la sua corsa in bianconero dopo le brutte figure contro Atalanta e Fiorentina, al suo posto c’è Igor Tudor.

Motta in primo piano
Sono le ore dell’esonero di Thiago Motta (LaPresse) – controcalcio.com

Il tecnico croato era la scelta migliore in base ai costi e soprattutto al contratto che sottoscriverà: cuore e bandiera juventina, innanzitutto, e capace di portare in alto i valori del club, ha deciso di dire sì a un accordo fino a fine stagione con una clausola in favore del club per il prolungamento se dovesse qualificarsi alla prossima Champions League.

Inizierà così un nuovo corso e un progetto parecchio diverso dal precedente, che muoverà i primi passi anche tramite un cambio di modulo, visto che, secondo le prime ricostruzioni, si dovrebbe passare subito alla difesa a tre. I tifosi sperano in una svolta immediata soprattutto sotto il profilo emotivo, visto che nelle ultime due partite la squadra è parsa subito incapace di avere una reazione nervosa.

Confermata l’indiscrezione di Bergomi su Motta. E lo spogliatoio ha avuto parola

Fabio Bergomi ha scritto senza mezzi termini sul suo profilo X che Tudor era in pole per la panchina bianconera. Ora l’indiscrezione è realtà e si attende l’iter burocatrico per chiudere definitivamente l’affare.

Motta dà indicazioni
La società ha percepito che non ci sarebbe stata la reazione utile per il quarto posto (LaPresse) – controcalcio.com

Allo stesso tempo c’è stato anche un altro fattore decisivo per il cambio in panchina e si tratta della squadra. Secondo l’insider di fede interista, infatti, “lo spogliatoio ha risposto in modo negativo al continuo dell’esperienza con il tecnico”.

E soprattutto la Juventus non poteva pensare di attuare una nuova rivoluzione totale: “Giuntoli piuttosto di cambiarne altri 15 nel mercato estivo ha scelto di ascoltare lo spogliatoio“. Insomma, la spinta è arrivata dall’esterno ma anche dall’interno: ormai l’esonero di Motta è realtà.

 

Gestione cookie