Le parole del tecnico partenopeo rischiano di creare uno scossone nel mondo del calcio e degli allenatori, ma il patron non dispera
Non c’è mai pace per il Napoli sul fronte allenatori. Da quando c’è stato Luciano Spalletti, la società partenopea non ha mai trovato una vera e propria armonia sul discorso legato ai tecnici. Una coincidenza? Non proprio, anche perché il comune denominatore è che chi funziona e ha un certo carisma, alla fine, volente o nolente, con il focoso e carismatico patron si scontra.
C’è da dire che tra Conte e Aurelio De Laurentiis non è mai accaduto nulla dal punto di vista pubblico e soprattutto ufficiale, ma qualche frizione e qualche battuta velenosa dell’allenatore ogni tanto faceva capire che proprio il sereno non è che ci fosse in tutto e per tutto. Ma le parole del tecnico alla vigilia della sfida col Monza aprono una specie di voragine.
Adl non è mai stato nominato, ma quel “certe cose non si possono fare a Napoli” a chi era diretto se non proprio al padrone e al presidente del Napoli che tutto fa e tutto dispone? Conte ha anche fatto il riferimento chiaro a Kvara e al fatto che non sia mai stato sostituito, anche e soprattutto a quanto aveva promesso lo stesso allenatore sui giocatori che sarebbero rimasti al suo arrivo. E così non è stato.
Adl non incatena Conte, la soluzione è Italiano o Allegri
Per i tifosi del Napoli se dovesse andare via Conte verrebbe visto come una specie di tradimento, anche se il tecnico ci ha tenuto a precisare che lui aveva fatto delle promesse e che non sarebbe certo lui ad averle disattese. Dall’altra parte però potrebbe anche essere visto come il prepararsi un terreno per andare alla Juventus, suo sogno proibito da anni, o meglio da quando è andato via.
L’idea di tornare nel momento di difficoltà della squadra bianconera ed essere l’artefice della rinascita ancora una volta, sarebbe qualcosa a cui non rinuncerebbe mai. Ci sono da fare i conti con De Laurentiis che a Conte ha fatto firmare un contratto di tre anni e scioglierlo dopo la prima stagione non sarebbe così facile, soprattutto per andare alla Juventus. Adl però pare che non si metterebbe a fare come con Spalletti, ovvero una guerra legale anche se bisogna mettere come e cosa succede e soprattutto se succede.
Conte a quel punto, se avesse davvero qualche possibilità e la famosa carta bianca, farebbe di tutto e di più per andare via, ma c’è sempre da battagliare cin Adl che non gli perdonerebbe il voltafaccia e lo trascinerebbe con le vie legali. Sarebbe un’estate rovente e bollente sotto tutti i punti di vista.
Qualora Conte si riuscisse a slegare e andare via, a quel il presidente del Napoli si cautelerebbe con Vincenzo Italiano, il tecnico che avrebbe voluto prendere prima di andare su Spalletti. Ma occhio anche ad Allegri, un tecnico che c’entra poco col primo, ma si sa Adl è un presidente particolare.