Il patron biancoceleste non ha affatto digerito quanto è accaduto in questi ultimi giorni con rinvii e decisione incredibili
La Lega è in subbuglio. Tutte le società sono infuriate e borbottano tra loro perché la gestione degli ultimi giorni sulle gare da posticipare, da rinviare, cancellate e poi ripristinate ha fatto litigare tutti. Ma pochi anzi nessuno dice nulla, la maggior parte si lamenta, ma lo fa in maniera indiscreta proprio per non agitare le acque. C’è chi invece alla fine, stufo, esce allo scoperto, ma per motivi politici. Almeno questa è la forte sensazione.
L’unico che mette la testa fuori e non gli importa delle conseguenze è Claudio Lotito. Lo fa perché crede e pensa di essere stato danneggiato da quanto è capitato prima e dopo Genoa-Lazio, ma anche perché non ne può più e si sfoga parlando apertamente con profondo rammarico sulle modalità con cui la Lega Serie A ha gestito la decisione di spostare la gara biancoceleste a Genova.
Per la Lazio sono state decisione e scelte “approssimative e poco rispettose le modalità di comunicazione e gestione di tale decisione“, la cui inefficienza è risultata evidente e ampiamente riscontrabile, non soltanto dal punto di vista logistico, ma soprattutto, e qui si collega alla volontà della società laziale di rendere omaggio alla salma di Papa Francesco (lo farà dal ritorno da Genova ndr) alla luce “della portata emotiva e spirituale che l’evento straordinario riveste per la nostra città e per ciò che il Club rappresenta“.
Per il presidente della Lazio è un attacco diretto alla Lega di Serie A, considerando il fatto che la sfida con il Genoa e tutto quello che è successo ne sono la dimostrazione lampante, tanto che il club guidato da Lotito, “non può fare a meno di evidenziare un atteggiamento poco professionale ed ondivago mostrato dalla Lega Serie A nella gestione impari del ricollocamento delle partite”.
Per Claudio Lotito non ci sono mezzi termini e mezze misure su questa situazione, anche perché è stata riscontrata una “mancanza di uniformità che ha generato confusione e alimentato un senso di disparità tra i diversi Club coinvolti, aggravando ulteriormente una situazione già di per sé delicata“.
Tutti dietro al presidente della Lazio anche se la maggior parte resta in silenzio, ma ci sono la Fiorentina con Commisso che non ha per niente gradito quanto è avvenuto il giorno stesso del rinvio. O la Juve che ora che vede giocare la stessa Lazio lunedì sera col Parma la vede come una specie di stortura e di svantaggio, visto che i biancocelesti concorrono per la Champions League.
Ad ogni modo la Lazio, alla fine, nonostante fosse contraria per senso di responsabilità e “al fine di evitare ulteriori polemiche in un momento di dolore per il Paese” la stessa società laziale fa sapere e sottolinea che “la squadra si recherà eccezionalmente a Genova il giorno stesso della partita. La trasferta avverrà poche ore prima dell’inizio dell’incontro“.
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